Formec Biffi: una sfida all'ultimo condimento
Formec Biffi: una sfida all'ultimo condimento
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Nata alla fine degli anni Sessanta a San Rocco al Porto vicino a Milano – oggi provincia di Lodi – Formec Biffi e' con i suoi due marchi Biffi e Gaia un'azienda leader nel settore alimentare.
Un successo costruito nel tempo grazie ad un continuo investimento nella ricerca. Abbiamo chiesto al direttore commerciale Stefano Bartoletti di raccontarci la ricetta vincente di questa realtà made in Italy.
La vostra azienda opera con due marchi, Gaia e Biffi: in che cosa si differenzia il loro posizionamento?
Formec Biffi è un’azienda alimentare che vanta quasi 50 anni di storia, in quanto fondata nel 1966, ed in particolare è il maggior produttore italiano di salse. Il Marchio Gaia, nato nel 1980, si rivolge ai professionisti del settore Ho.Re.Ca. Il marchio Biffi, nato nel 1852, è stato da noi acquisito qualche anno dopo la fondazione di Formec. Biffi è il marchio legato alla storica pasticceria di Milano; abbiamo mantenuto il posizionamento premium del brand e lo abbiamo trasferito sulle categorie gastronomiche dei sughi pronti e delle salse. Con il Brand Biffi siamo riusciti a legare il concetto di tradizione con il concetto di innovazione: infatti abbiamo da poco lanciato la Linea 100% Vegetale, una linea che rivisita i classici sughi della tradizione in ottica naturale e moderna. Siamo presenti sul mercato anche con la linea Dolce: Panettoni, Caffè e Confetture, per mantenere il forte legame con la tradizione e l’eccellenza gastronomica Italiana.
Possiamo dire, dunque, che siete presenti in tre categorie merceologiche?
Sì, gastronomia fresca e conservata, ricorrenze e caffè, anche se il caffè è per noi un completamento di gamma, e ha la funzione principale di veicolare l’immagine premium del marchio.
L’azienda quanto fattura oggi?
Abbiamo chiuso il 2014 con un fatturato di 80 milioni di euro, in linea con i valori dell’anno precedente. Siamo soddisfatti anche perché siamo riusciti a crescere bene soprattutto con i nostri marchi.
Quanto pesano in rapporto alla produzione a marchio?
Il 48% è private label, mentre il restante 52% sono i nostri marchi. E’ un rapporto di cui andiamo fieri, perché fino a qualche anno fa eravamo in una situazione ben diversa, molto più sbilanciata a favore della marca del distributore, che valeva tra il 70 e l’80%. Siamo però riusciti a bilanciare le quote. Ciò ci permette di consolidare la posizione dell’azienda e quello che è il valore di Biffi.
In termini di offerta, su che cosa state spingendo?
Stiamo declinando l’offerta Biffi anche nel segmento dell’innovazione, pur mantenendo stretto il legame con la tradizione gastronomica. Abbiamo introdotto una linea 100% vegetale, che nel corso del 2015 verrà ampliata, visti i risultati soddisfacenti. Le referenze della linea 100% vegetale sono prodotti a base di soia, tra le quali, quella più innovativa è il ragù di soia: il classico ragù alla Bolognese rivisitato in chiave naturale, senza carne. Anche il pesto con il tofu, è un prodotto che sta dando buoni risultati. I risultati derivano primariamente dal fatto che i nostri prodotti hanno una elevatissima qualità e sono veramente sorprendenti nel gusto.
Il valore che caratterizza la vostra offerta sul piano dell’innovazione di prodotto la trasferite in qualche modo anche nella produzione a marchio d’insegna?
Nel momento in cui acquisisci competenza e know how in alcuni settori è chiaro che la trasferisci anche nel prodotto a marchio del distributore, che rimane fondamentalmente il nostro core business ed è quello che ci permette determinati investimenti. In questi anni la credibilità che ci siamo costruiti ci ha portato a collaborare persino con i laboratori di ricerca e sviluppo dei nostri clienti e con il loro controllo qualità.
Sostenete i vostri marchi anche con attività di comunicazione?
Siamo da un anno e mezzo in comunicazione in tv, grazie a un accordo con La7. La maggior parte dell’investimento è stato fatto con loro e continueremo anche nel 2015. Ci stiamo concentrando in particolare sulla comunicazione e promozione della linea vegetale. Oltre alla tv stiamo pianificando comunicazioni sulle principali riviste consumer a target (settimanali e mensili rivolti alle responsabili d’acquisto) e anche riviste di settore.
Siamo attivi da qualche mese anche nel mondo digital con diverse campagne display su scala nazionale.
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