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Eurovo: come rinnovare un grande classico del food

Eurovo: come rinnovare un grande classico del food
Eurovo: come rinnovare un grande classico del food

Eurovo: come rinnovare un grande classico del food

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Redazione

Gruppo Eurovo, multinazionale da mezzo miliardo di euro di fatturato, con oltre 1.

00 dipendenti nella sola Italia, nasce su iniziativa di Rainieri Lionello, imprenditore veneto che, a metà del Novecento, decide di creare una nuova attività dedicata, appunto, alla lavorazione delle uova. Insieme alla moglie Anita, Rainieri organizza una piccola impresa, fondata sulla sgusciatura manuale delle uova che, poi, venivano stoccate in grandi vasche e congelate. È così che nascono i primi ovoprodotti destinati a pasticcerie e pastifici. Quel momento dà inizio a un’evoluzione continua, che permette di gettare le basi dell’attuale leader europeo nella produzione di uova e ovoprodotti, ai cui vertici si trova oggi la terza generazione imprenditoriale.
Eurovo assicura trasparenza del processo produttivo e severi controlli di tecnici specializzati. I suoi marchi sono moltissimi, sia nel canale professionale, sia in quello consumer, segmento dove il gruppo presenta i brand Naturelle, Maia, Novissime, le Naturelle Biologico e le Naturelle Selezione Cocodì, oltre a Nonna Anita (preparati per dolci e prodotti senza glutine) e White Force, una gamma pensata per gli sportivi amanti del fitness e del body building.
Eurovo è presente su tutto il territorio nazionale grazie a una rete capillare, composta da numerosi stabilimenti produttivi e allevamenti. A questi si affiancano altri insediamenti industriali e zootecnici in Francia, Spagna, Polonia e Romania.
A fare il punto sull’azienda è Federico Lionello, Direttore commerciale e marketing.

Cosa vuol dire Eurovo?

Eurovo è, come abbiamo visto, un gruppo concentrato sugli ovoprodotti e con una filiera altamente integrata, a partire dai pulcini di 1 giorno, fino alle uova, ai prodotti derivati e alla relativa consegna. In Francia, Spagna, Polonia e Romania, siamo attivi sì con la produzione, ma anche con la vendita in loco. A questo si somma un export dall’Italia che tocca circa il 20% del nostro fatturato. Parliamo specialmente di prodotti professionali, per industria e artigianato, che prendono la strada di 10 diversi Paesi nel mondo. La crescita estera è del resto una delle nostre priorità.

Quali sono i vostri canali commerciali?

Serviamo tutti i tipi di canali di vendita, sia al dettaglio, sia all’ingrosso, oltre al professionale. Se la Gdo rappresenta il 35% del nostro fatturato, la metà di questa quota è costituita dalle uova a marchio del distributore.

Cosa vuol dire fare innovazione nel mercato delle uova?

La scommessa non è semplice, ma in questi anni la domanda ha dato una grossa spallata, con il passaggio dalle uova in batteria a quelle da allevamento a terra. Gruppo Eurovo è stata una delle prime aziende a livello europeo ad avere investito, dal 2012, in allevamenti alternativi e in ammodernamenti di quelli esistenti, nel rispetto dei regolamenti sul benessere animale. Ogni allevamento, biologico e classico, è controllato regolarmente e la gestione e la cura dell’animale sono affidate a personale competente e formato, che monitora costantemente i valori ambientali, il mangime e la salute delle galline ovaiole.

Altre innovazioni importanti?

Abbiamo introdotto, anche nel retail, una serie di ovoprodotti liquidi pastorizzati come i preparati per uova strapazzate in bottigliette da 250 grammi, con panna e aromi, e le uova sode già sgusciate. Rientrano in un’ottica di servizio al consumatore e dunque si adeguano ai nuovi bisogni: avere un cibo buono, sano e garantito ottimizzando il tempo di preparazione delle ricette in cucina. Almeno in Italia, Paese tradizionalista in fatto di cibo, queste proposte sono ancora una nicchia, ma con tassi di crescita interessanti. Per restare invece su versanti più ‘classici’ siamo attualmente molto impegnati nella continua evoluzione verso il bio, che acquisisce peso e valore nel nostro portafoglio, e verso la filiera antibiotic free, certificata da un ente esterno.

Il vostro best seller?

Il marchio Le Naturelle, in tutte le sue declinazioni, rimane centrale. Devo dire che spiegarne l’alto livello di diversificazione e raccontare che anche le uova possono essere innovative è una bella sfida. Il 2018, dunque, ci ha visto molto impegnati con un’importante campagna televisiva. Ma per noi sono decisivi soprattutto i social, un canale fondamentale per interagire con il consumatore e illustrargli la varietà della nostra offerta in un settore che, visto da fuori, potrebbe sembrare molto semplice. I social permettono di segmentare molto meglio i target, con una spesa in proporzione inferiore. Anche nel 2019 proseguirà il nostro impegno su Instagram, Youtube e Facebook, dove la pagina Le Naturelle ha 370.000 fan.

eurovo

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