Caffè Motta mira a un’ulteriore espansione nel Nord Italia
Caffè Motta mira a un’ulteriore espansione nel Nord Italia
- Information
Il percorso di crescita di Caffè Motta segue già da un paio d’anni una strada ben precisa: l’espansione del business nel Nord Italia e una presenza più capillare nel Sud del Paese. E anche in un momento in cui il comparto del caffè è in fermento, per le fluttuazioni dei costi della materia prima, per le nuove regole previste dall’Ue a garanzia di una maggiore sostenibilità, per la gestione dei rapporti con i clienti e i consumatori, l’azienda guidata dalla famiglia Mastromartino non perde di vista il suo obiettivo.
Per espandere la presenza del brand nel canale retail sull’intero territorio nazionale, infatti, Caffè Motta sta ampliando l’offerta, proponendo anche miscele dedicate per i diversi territori, sta pianificando campagne di comunicazione per il nuovo anno e consolidando il suo impegno per una maggiore sostenibilità aziendale, come racconta il direttore commerciale e marketing Christian Fadda.
Con quali trend di crescita prospettate di chiudere il 2024?
Chiuderemo il 2024 con un fatturato in aumento del 30% e con un incremento dei volumi del 18% a totale azienda. Un risultato determinato dalla nostra crescita in Gdo e all’estero.
Può raccontarci più nel dettaglio le performance nei segmenti e aree presidiate?
Analizzando il periodo gennaio-ottobre 2024, rispetto agli stessi mesi del 2023, stiamo rilevando una crescita sia a valore sia a volume del 15% sul sistema cialde compostabili e del 25% sul sistema capsule Nespresso, in alluminio e in plastica. Registriamo un incremento, seppur minore, anche dei segmenti roast&ground, core business aziendale fino al 2022. Nell’area centro-nord, dove l’azienda sta investendo in termini di trade marketing attraverso attività di in store promotion ed extra display, l’azienda chiuderà il 2024 con un fatturato in aumento di oltre 4 milioni di euro rispetto al 2023. Un risultato possibile grazie, soprattutto, allo sviluppo dei sistemi del monoporzionato che registrano un incremento di oltre 5 p.ti di distribuzione ponderata in quest’area. Nella zona sud del Paese continua, invece, il nostro impegno nell’ampliamento degli assortimenti e nel consolidare la presenza del brand in tutte le insegne più importanti dell’area 4, grazie al quale prospettiamo di raggiungere a fine anno un fatturato totale sul canale Gdo-Do di oltre 9 milioni di euro.
Che importanza ha l’export per Caffè Motta?
L'export incide attualmente circa il 10% sul giro d’affari aziendale, ma rappresenta un'area strategica per il nostro sviluppo. Negli ultimi tre anni, abbiamo registrato una crescita notevole, e prevediamo di ampliare ulteriormente la nostra presenza internazionale. Attualmente, abbiamo in cantiere alcuni progetti dedicati all'estero, con l’obiettivo di penetrare nuovi mercati e consolidare quelli già esistenti. Le finalità principali includono l'aumento della nostra quota di mercato, il rafforzamento del brand a livello globale e la diversificazione delle nostre linee di prodotto per rispondere meglio alle esigenze dei consumatori locali. Siamo entusiasti delle opportunità che si presentano e continuiamo a investire in queste strategie per sostenere la nostra espansione oltreconfine.
A inizio estate avete presentato al mercato la Crema Caffè. Cosa rende particolare questa proposta?
La nostra Crema Caffè è un prodotto buono e facile da preparare: un semilavorato in polvere che va miscelato con latte freddo e una volta preparato può essere lasciato in frigo per quattro giorni. Può essere preparata anche utilizzando bevande vegetali, riducendo l’apporto calorico e andando incontro anche alle esigenze di un particolare target di consumatori. A differenza di altre bevande già pronte, che nei punti vendita sono solitamente posizionate nel comparto delle bevande uht, la nostra Crema Caffè, poiché in polvere, si può trovare sullo scaffale dedicato al caffè. Un posizionamento che ci aiuta a consolidare le vendite dei nostri prodotti.
Avete effettuato altri lanci di prodotto nel corso dell’anno?
Nel secondo semestre del 2024 abbiamo proposto al mercato il sistema capsule Nespresso in alluminio in un formato regalo per le nostre due migliori miscele: Espresso cremoso e Pregiato 100% arabica. Abbiamo lanciato il pack 20+2 e 40+4, con due capsule omaggio nel primo caso e quattro nel secondo. Inoltre, abbiamo deciso di rilanciare una linea di bevande per le capsule in plastica Dolce Gusto in un nuovo formato: un comodo sacchetto da otto capsule, così da invogliare il consumatore a provare più gusti. La nuova linea comprende sette proposte: cappuccino, ginseng, orzo, cioccolato, nocciolino, pistacchio e tè al limone. Ultima novità sono le cialde 100% arabica: una grande sfida intrapresa per portare le cialde compostabili in quelle regioni in cui si predilige un caffè tostato chiaro dalle note aromatiche più delicate.
Quello dei prezzi è un tema caldo nel mondo del caffè. La “famosa tazzina di caffè a 2 euro”, infatti, ha fatto molto discutere nell’ultimo periodo. Qual è la situazione attuale?
Al momento la fluttuazione del mercato delle materie prime non dà cenni di arresto o stabilizzazione. Al contempo Caffè Motta non intende inserire all’interno dei suoi blend origini che abbiano una qualità differente dagli standard e pertanto diventa necessario un adeguamento dei prezzi.
In che modo questi aumenti si riverseranno sul consumatore e quale strategia avete messo in campo per tutelarlo?
Sicuramente una strategia di aumento per step può garantire un adeguamento graduale della politica di pricing. Come azienda abbiamo sviluppato delle soluzioni che prevedono su diversi sistemi del monoporzionato la concessione di omaggi al consumatore in attività di in-out che garantiscono una convenienza.
L’Unione Europea ha approvato l’Eudr, il regolamento contro la deforestazione che fra poche settimane entrerà ufficialmente in vigore. Come vi state muovendo come azienda?
Come azienda già da qualche mese abbiamo preso visione della normativa e abbiamo stabilito un piano d’azione che ci permetta di avere un quadro sui nostri fornitori e su tutte le materie prime che impattano sul nostro sistema produttivo, perché oltre al caffè anche la carta e il cartone e la carta filtro delle cialde rientrano in questo sistema. Nonostante il regolamento non sia ancora entrato in vigore c’è una grande sensibilità sul tema e tutti i fornitori procedono già a un attento controllo. Nel momento in cui il regolamento entrerà in vigore ci aspettiamo dall’ente certificatore un sistematico controllo sul portale di competenza in cui dovranno rientrare tutte le documentazioni.
Quali sono, in generale, le sfide che la filiera del caffè deve affrontare per il prossimo futuro dal suo punto di vista?
Rendere sostenibili i packaging e innovare nella realizzazione di nuovi blend.
Come procede, invece, il piano di espansione del brand avviato negli ultimi anni, in particolare nel Nord Italia?
Proseguiamo con l’attività di espansione nel nord Italia con focus sul segmento del monoporzionato, in particolare sulle capsule dei sistemi Nespresso. Stiamo puntando sulle capsule in alluminio per garantire anche uno sviluppo etico del brand, dal momento che l’azienda ha aderito al progetto Plastic Bank dedicato alla raccolta della plastica negli oceani.
State pianificando attività di comunicazione per il prossimo anno?
Le attività di comunicazione e marketing sono alla base della nostra road map 2025 per cui abbiamo previsto l’attivazione di campagne mirate allo sviluppo della brand awareness. Realizzeremo attività di trade marketing strategico con materiale pop up dedicato nei punti vendita e attività di degustazione supporteranno la nuova campagna adv.
Avete in programma l’ampliamento delle linee produttive?
Abbiamo previsto degli investimenti per l’ampliamento delle linee produttive che supporteranno l’attuale produzione sui sistemi del monoporzionato, incrementando i volumi e i sistemi che ci richiederà il mercato.
Quali sono gli obiettivi per il 2025?
Per il 2025 ci aspettiamo un’ulteriore fluttuazione del costo della materia prima, ma proseguiremo con il consolidamento delle strutture distributive nel sud Italia con un allargamento assortimentale per il monoporzionato e il roasted & ground. Puntiamo anche a un ulteriore ampliamento dei clienti nell’area centro-nord, con il quale prevediamo di raggiungere una crescita a volume stimata del 30%.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.