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Apofruit svela i segreti della ciliegia di Vignola

Apofruit svela i segreti della ciliegia di Vignola
Apofruit svela i segreti della ciliegia di Vignola

Apofruit svela i segreti della ciliegia di Vignola

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Fabio Massi

Sulla scena internazionale da oltre 50 anni, Apofruit Italia è un’impresa cooperativa che opera con proprie strutture e soci produttori dal nord al sud dell’Italia.

Una crescita costante con la “mission” di acquisire la massima specializzazione sui principali prodotti ortofrutticoli italiani. La ciliegia è il fiore all’occhiello dello stabilimento di Vignola. Romano Bersanetti, responsabile commerciale di Apofruit, ci racconta segreti e caratteristiche di questo frutto rosso.

Ci dà qualche dato generale su Apofruit?
Apofruit Italia è un’impresa cooperativa che opera con proprie strutture e soci produttori dal nord al sud dell’Italia. L’organizzazione produttiva è presente sul territorio nazionale con 12 stabilimenti di lavorazione e 6 strutture per il ritiro e lo stoccaggio dei prodotti.

Cosa può raccontarci del Magazzino di vignola?
Il magazzino apofruit di vignola è specializzato nella frutta rossa (ciliegie, susine), mentre nella stagione Autunno-inverno ci dedichiamo alle pere. Tenga conto che per quel che riguarda la frutta rossa siamo rimasti l’unica azienda presente a Vignola. Presso lo stabilimento di Vignola lavoriamo anche quantitativi di ciliegie provenienti dai nostri soci della zona di Gioia del Colle, Acquaviva, Bisceglie, Turi, Terlizzi, dove produciamo circa 10.000-12.000 quintali di ciliegie ferrovia. Qui, nel bacino di vignola, c’è stato l’avvento della ciliegia igp che abbraccia il territorio della provincia di bologna.

Com’è questa annata per la ciliegia?
La nostra produzione supererà i 6.000 quintali (solo a Vignola) tenendo conto che questo è stato un anno fortunato dal punto di vista metereologico, mentre al sud il brutto tempo ha posticipato la raccolta tant’è che i soci lì non hanno ancora iniziato e prevedono di raccogliere quasi fino a fine mese.

Potete ritenervi soddisfatti quindi...
Non proprio. Il mercato estero ci penalizza perché è stato preso d’assalto dalla Turchia che quest’anno ha cominciato a esportare in Europa 10 giorni prima e ha presidiato i Paesi che generalmente rifornivamo noi, ovvero Germania, Belgio e Inghilterra. Credo che come produzione supererà tutti nel giro di un paio d’anni.
Anche la Spagna è entrata prepotentemente nel mercato mentre noi, nella fase iniziale, abbiamo avuto problemi qualitativi legati alla stagionalità. Molte catene distributive nel giro di 3-4 giorni hanno preferito abbandonare il prodotto italiano per quello spagnolo.

Quante varietà di ciliegie vengono prodotte complessivamente a Vignola?
Circa una trentina, senza contare tutte le nuove varietà che arriveranno a breve. L’anno prossimo realizzeremo un impianto sperimentale coperto con circa 1000 piante di ciliegio, maggiormente resistenti rispetto alle altre e che andranno in produzione dopo 4-5 anni.
A questo proposito i nostri soci, anche grazie ai contributi messi a disposizione dalla cooperativa, stanno investendo in impianti di copertura per poter salvaguardare il loro reddito e rispettare i programmi di produzione. Se dovesse piovere o esserci brutto tempo questa strategia permette di avere almeno un 50% di prodotto con elevate caratteristiche qualitative.

Qual è la situazione dei produttori?

La stagione è favorevole, il prodotto si presenta eccezionale. Qui abbiamo ancora 3500 quintali di ciliegie da raccoglirere. In puglia, come accennavo prima, pensiamo terminare la raccolta a fine Giugno.
Da sottolineare però alcuni problemi legati alla raccolta, purtroppo i nostri produttori, ma non solo, incontrano molte difficoltà nel reperire manodopera specializzata.

Vuole dirmi che con la crisi e la disoccupazione non c’è nessuno che vuol lavorare in campagna?

Anche se oggi, grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi impianti, è più facile e meno pericoloso raccogliere le ciliegie rispetto a qualche anno fa, è anche vero che purtroppo non ci sono più i raccoglitori di una volta. Qualcuno si offre ma purtroppo non ha esperienza. Per raccogliere bisogna essere molto bravi, avere una manualità non indifferente. Una donna esperta può arrivare a raccogliere 1 quintale di ciliegie al giorno.

Riuscite a destinare la vostra produzione anche con poco export?
Le nostre ciliegie sono molto apprezzate anche a livello nazionale, per cui non troviamo difficoltà a commercializzare tutto il prodotto conferito dai nostri soci.

Com’è cambiata la produzione negli anni?
Anche grazie alle indicazioni della cooperativa i nostri soci produttori, nel corso degli anni, si sono specializzati, sono diventati dei veri e propri specialisti di prodotto cogliendo le opportunità date dal territorio. Per questo si sono concentrati solo sulla produzione di ciliegie, pere e susine, prodotti ad alta vocazionalità.

A livello di distribuzione in quali canali siete presenti?
I nostri prodotti sono presenti nelle più importanti insegne della GDO italiana ed estera. Da sottolineare inoltre la nostra linea di prodotti di alta qualità a marchio Solarelli, che contraddistingue frutta e verdura rigorosamente di stagione e coltivata nelle aree più vocate. Anche il marchio Solarelli è presente nelle più importanti insegne della GDO oltre a presidiare il canale del normal trade ovvero il dettaglio specializzato.


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