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Ambiziosissima Macfrut
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Ambiziosissima Macfrut
- Information
Quali sono le principali novità dell’edizione 2010 di Macfrut?
Macfrut 2010 – che si terrà dal 6 all’8 ottobre - è particolarmente orientata all’internazionalizzazione. Sin dalla sua “anteprima”, ovvero il Summit Europeo della frutta di martedì pomeriggio e dal Forum delle regioni europee di mercoledì 6. Inoltre ci sarà una importante partecipazione di delegazioni, espositori e organizzazioni esteri. Un’altra forte novità viene dal fatto che Macfrut 2010 porrà una maggior attenzione alla fase del consumo ed a quella che viene definita “soddisfazione del consumatore”. Questa novità proviene dal fatto che ritengo non siano più sufficienti le due importanti componenti dell’aggregazione e del coordinamento fra i produttori. In questa fase occorre – ecco la novità - che la qualità sia percepibile e percepita al consumo. Anche perché una tale percezione potrebbe facilitare una maggior opportunità di allargare il mercato. E all’interno di una tale prospettiva si terranno (giovedì 7 ottobre nel pomeriggio) una Tavola Rotonda su “Insegnare e apprendere le buone abitudini alimentari a scuola - Casi e strategie nell’esperienza degli operatori di frutta nella scuola” e, venerdì 8 ottobre, in mattinata, il Convegno “Alimentazione e salute: le nuove frontiere della comunicazione”.
Lei ha recentemente dichiarato che “l’edizione 2010 di Macfrut si sta rivelando particolarmente attrattiva per l’estero”. Può spiegare in che modo e con quali strumenti siete riusciti ad arrivare a tale risultato?
Ho espresso quel giudizio perché è una sintesi che “fotografa” la situazione di questa edizione della rassegna più importante del bacino del Mediterraneo. Potrei dire che sin durante Macfrut 2009 abbiamo iniziato a preparare quella di quest’anno, e nel corso di questi mesi abbiamo dato vita a contatti oltre confine e il giudizio deriva dall’interesse e, soprattutto, dalle adesioni, che sono in aumento sia come spazi espositivi (operatori esteri e nazionali) sia come delegazioni estere già accreditate. E’ anche il frutto di un intenso lavoro che si è esplicitato nelle fiere in vari Paesi e anche con incontri operativi (fra tutti basti citare quelli con i Ministri dei Paesi sub sahariani). Inoltre sono stati sottoscritti accordi, fra cui quello con il PMA, la maggior manifestazione fieristica americana.
Può fornire qualche dato circa il numero di espositori e la provenienza, i settori merceologici rappresentati, i buyer e i visitatori attesi, ecc.?
Macfrut si terrà su una superficie espositiva di 30mila mq con oltre 700 espositori. Per far comprendere qualè è il mondo che ruota a Macfrut – che è una rassegna ad alta specializzazione e si rivolge agli operatori- citerò i dati del 2009 quando abbiamo avuto 21.500 visitatori di cui il 23% esteri Che Macfrut sia la rassegna di tutta la filiera ortofrutticola lo dimostrano anche i seguenti dati del 2009 che riguardano il settore di attività dei nostri espositori:
produttori-esportatori 27,06%; lavorazione – imballaggi 39,05%; trasporto e servizi 5,05%; biologico 13,73%; sementi – nuove tecnologie 15,12%. Si consideri inoltre, che non abbiamo mai trascurato la primaria funzione di Macfrut, quella di essere momento vocato al business. Anzi, per favorire tale aspetto, sono stati preparati circa 300 incontri bilaterali fra imprese e/o operatori esteri ed espositori italiani, organizzati attraverso l'esame delle specifiche richieste, preventivamente pervenute. Infine, vorrei sottolineare che quasi il 27 per cento dei visitatori sono operatori del comparto del commercio di prodotti ortofrutticoli e che fra questi vi sono i buyers delle maggiori catene distributive nazionali ed internazionali.
Quest’anno si terrà la prima edizione del G20 Forum ortofrutticolo: quali sono i principali obiettivi di questo incontro? A livello convegnistico, quali sono gli altri appuntamenti più importanti?
Il "G20 – Forum delle Regioni Ortofrutticole” è il primo incontro in assoluto fra gli Assessori delle regioni di tutta Europa a maggior rilievo ortofrutticolo e fu “lanciato” proprio a Macfrut l'anno scorso da Tiberio Rabboni, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna. E’ un incontro-convegno che affronterà sia il problema delle regole che quello della reciprocità negli scambi commerciali. Si esamineranno una serie di proposte (rapporto tra produzione e GDO, ruolo delle organizzazioni dei produttori nella Pac dopo il 2013, promozione dell'immagine del settore e dei consumi, regole fitosanitarie di reciprocità negli scambi commerciali tra Paesi) e si cercherà di approvare un documento che oltre alla reciprocità fra Stati e Paesi, porrà le basi sulla reciprocità all’interno della filera ortofrutticola. Prima accennavo anche al Summit che dallo scorso anno costituisce una importante anteprima a Macfrut e consente agli operatori di partecipare all’incontro senza la preoccupazione di essere presenti allo stand. La sua “formula” prevede l’esposizione sintetica dei dati di previsione per prodotto commentati da un panel di operatori d’eccezione a livello internazionale, e si dimostra una occasione unica di incontro con i leader internazionali per discutere e focalizzare le problematiche commerciali dell’ortofrutta. Tra i prestigiosi relatori che commenteranno dati e andamenti futuri ci sarà anche, per la prima volta ad un convegno ortofrutticolo, un importatore cinese, oltre che dirigenti di massimo livello di aziende leader nel mondo, come Zespri. Direi che G20 e Summit, come la convegnistica stessa, è un importante obiettivo che va al di là della “classica” funzione di una rassegna, cioè di essere una “vetrina” e un momento di business. Funzioni, non dimentichiamolo, che Macfrut svolge bene e con soddisfazione dei buyers e degli espositori. Se si guarda al programma convegni, si vede come alcune tematiche (IV Gamma, Biologico, Sementi, OCM) siano al centro di incontri internazionali, così come imprese e gruppi internazionali hanno voluto organizzare iniziative e meeting (Edeka, Pomonà, tanto per citare). Un paio di incontri esamineranno lo “stato” dei Mercati all’ingrosso, poi si discuterà di tecnologia, di residuo zero e di logistica. E vari consorzi hanno predisposto iniziative: Mela Annurca, Arancia Rossa ecc.
Macfrut 2010 – che si terrà dal 6 all’8 ottobre - è particolarmente orientata all’internazionalizzazione. Sin dalla sua “anteprima”, ovvero il Summit Europeo della frutta di martedì pomeriggio e dal Forum delle regioni europee di mercoledì 6. Inoltre ci sarà una importante partecipazione di delegazioni, espositori e organizzazioni esteri. Un’altra forte novità viene dal fatto che Macfrut 2010 porrà una maggior attenzione alla fase del consumo ed a quella che viene definita “soddisfazione del consumatore”. Questa novità proviene dal fatto che ritengo non siano più sufficienti le due importanti componenti dell’aggregazione e del coordinamento fra i produttori. In questa fase occorre – ecco la novità - che la qualità sia percepibile e percepita al consumo. Anche perché una tale percezione potrebbe facilitare una maggior opportunità di allargare il mercato. E all’interno di una tale prospettiva si terranno (giovedì 7 ottobre nel pomeriggio) una Tavola Rotonda su “Insegnare e apprendere le buone abitudini alimentari a scuola - Casi e strategie nell’esperienza degli operatori di frutta nella scuola” e, venerdì 8 ottobre, in mattinata, il Convegno “Alimentazione e salute: le nuove frontiere della comunicazione”.
Lei ha recentemente dichiarato che “l’edizione 2010 di Macfrut si sta rivelando particolarmente attrattiva per l’estero”. Può spiegare in che modo e con quali strumenti siete riusciti ad arrivare a tale risultato?
Ho espresso quel giudizio perché è una sintesi che “fotografa” la situazione di questa edizione della rassegna più importante del bacino del Mediterraneo. Potrei dire che sin durante Macfrut 2009 abbiamo iniziato a preparare quella di quest’anno, e nel corso di questi mesi abbiamo dato vita a contatti oltre confine e il giudizio deriva dall’interesse e, soprattutto, dalle adesioni, che sono in aumento sia come spazi espositivi (operatori esteri e nazionali) sia come delegazioni estere già accreditate. E’ anche il frutto di un intenso lavoro che si è esplicitato nelle fiere in vari Paesi e anche con incontri operativi (fra tutti basti citare quelli con i Ministri dei Paesi sub sahariani). Inoltre sono stati sottoscritti accordi, fra cui quello con il PMA, la maggior manifestazione fieristica americana.
Può fornire qualche dato circa il numero di espositori e la provenienza, i settori merceologici rappresentati, i buyer e i visitatori attesi, ecc.?
Macfrut si terrà su una superficie espositiva di 30mila mq con oltre 700 espositori. Per far comprendere qualè è il mondo che ruota a Macfrut – che è una rassegna ad alta specializzazione e si rivolge agli operatori- citerò i dati del 2009 quando abbiamo avuto 21.500 visitatori di cui il 23% esteri Che Macfrut sia la rassegna di tutta la filiera ortofrutticola lo dimostrano anche i seguenti dati del 2009 che riguardano il settore di attività dei nostri espositori:
produttori-esportatori 27,06%; lavorazione – imballaggi 39,05%; trasporto e servizi 5,05%; biologico 13,73%; sementi – nuove tecnologie 15,12%. Si consideri inoltre, che non abbiamo mai trascurato la primaria funzione di Macfrut, quella di essere momento vocato al business. Anzi, per favorire tale aspetto, sono stati preparati circa 300 incontri bilaterali fra imprese e/o operatori esteri ed espositori italiani, organizzati attraverso l'esame delle specifiche richieste, preventivamente pervenute. Infine, vorrei sottolineare che quasi il 27 per cento dei visitatori sono operatori del comparto del commercio di prodotti ortofrutticoli e che fra questi vi sono i buyers delle maggiori catene distributive nazionali ed internazionali.
Quest’anno si terrà la prima edizione del G20 Forum ortofrutticolo: quali sono i principali obiettivi di questo incontro? A livello convegnistico, quali sono gli altri appuntamenti più importanti?
Il "G20 – Forum delle Regioni Ortofrutticole” è il primo incontro in assoluto fra gli Assessori delle regioni di tutta Europa a maggior rilievo ortofrutticolo e fu “lanciato” proprio a Macfrut l'anno scorso da Tiberio Rabboni, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna. E’ un incontro-convegno che affronterà sia il problema delle regole che quello della reciprocità negli scambi commerciali. Si esamineranno una serie di proposte (rapporto tra produzione e GDO, ruolo delle organizzazioni dei produttori nella Pac dopo il 2013, promozione dell'immagine del settore e dei consumi, regole fitosanitarie di reciprocità negli scambi commerciali tra Paesi) e si cercherà di approvare un documento che oltre alla reciprocità fra Stati e Paesi, porrà le basi sulla reciprocità all’interno della filera ortofrutticola. Prima accennavo anche al Summit che dallo scorso anno costituisce una importante anteprima a Macfrut e consente agli operatori di partecipare all’incontro senza la preoccupazione di essere presenti allo stand. La sua “formula” prevede l’esposizione sintetica dei dati di previsione per prodotto commentati da un panel di operatori d’eccezione a livello internazionale, e si dimostra una occasione unica di incontro con i leader internazionali per discutere e focalizzare le problematiche commerciali dell’ortofrutta. Tra i prestigiosi relatori che commenteranno dati e andamenti futuri ci sarà anche, per la prima volta ad un convegno ortofrutticolo, un importatore cinese, oltre che dirigenti di massimo livello di aziende leader nel mondo, come Zespri. Direi che G20 e Summit, come la convegnistica stessa, è un importante obiettivo che va al di là della “classica” funzione di una rassegna, cioè di essere una “vetrina” e un momento di business. Funzioni, non dimentichiamolo, che Macfrut svolge bene e con soddisfazione dei buyers e degli espositori. Se si guarda al programma convegni, si vede come alcune tematiche (IV Gamma, Biologico, Sementi, OCM) siano al centro di incontri internazionali, così come imprese e gruppi internazionali hanno voluto organizzare iniziative e meeting (Edeka, Pomonà, tanto per citare). Un paio di incontri esamineranno lo “stato” dei Mercati all’ingrosso, poi si discuterà di tecnologia, di residuo zero e di logistica. E vari consorzi hanno predisposto iniziative: Mela Annurca, Arancia Rossa ecc.
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