di Claudia Scorza

Rocco Giocattoli, fondata 60 anni fa da Rocco D’Alessandris, è una realtà storica nella distribuzione di giocattoli in Italia. Nata come distribuzione all’ingrosso di molte linee esclusive di giochi e giocattoli, dal 1993 la società ha iniziato a sviluppare anche la distribuzione al dettaglio con l’apertura di una rete di negozi, fino ad arrivare al più recente lancio del canale e-commerce, puntando ad ampliare sempre di più le proprie opportunità di crescita e a diversificare l’offerta. Ne abbiamo parlato con Dino D’Alessandris, amministratore dell’azienda insieme al fratello Marco.

Qual è il bilancio di Rocco Giocattoli per questo 2022 quasi concluso?
Il bilancio annuale è positivo e siamo soddisfatti degli obiettivi raggiunti in un anno per noi speciale. Nel 2022, infatti, abbiamo festeggiato 60 anni di attività: questo ci rende orgogliosi da un lato per la continuità e la stabilità sul mercato di questa storica azienda romana avviata da nostro padre nel lontano 1962, dall’altro per la crescita costante che registriamo anno dopo anno, nonostante le difficoltà incontrate con la pandemia.

Tra crisi dei consumi, aumenti delle bollette, diminuita capacità di spesa degli italiani quali previsioni fate per il prossimo Natale nel settore del giocattolo?
Nel nostro settore questa festività rappresenta il periodo più rilevante dell’anno. Non c’è dubbio che gli aumenti dei costi dovuti ai consumi incidano sulla capacità di spesa degli italiani, ma è anche vero che le famiglie rinunceranno difficilmente ai regali di Natale. Nonostante la situazione incerta, il Natale è un momento speciale e tutti siamo più propensi a fare sacrifici pur di far trovare ai più piccoli qualche dono sotto l’albero. Per queste feste ci aspettiamo di vedere da parte delle famiglie italiane una spesa più cauta, responsabile, concentrata durante i periodi di sconti, come il Black Friday, con un calo degli acquisti d’impulso e della corsa ai “regali dell’ultimo minuto”. Siamo certi che anche quest’anno il periodo natalizio farà registrare dati abbastanza in linea con quelli dell’anno precedente.

Quali nuovi canali di vendita stanno dando le maggiori soddisfazioni? I negozi/catene tradizionali tengono o si stanno affermando nuove modalità?
Siamo convinti che l’integrazione tra canale fisico e digitale sia la formula ottimale per instaurare un rapporto continuativo e personalizzato con i clienti. In questo modo siamo in grado di intercettare l’acquirente in ogni momento e di essere presenti ogni volta che ne ha bisogno. Con la pandemia abbiamo visto un incremento importante delle vendite online, come è accaduto per la maggior parte delle imprese e, ora che i lockdown sono terminati, si è creato un nuovo equilibrio tra fisico e digitale per quanto riguarda gli acquisti. I punti vendita rimangono un asset fondamentale per affermare la propria presenza sul territorio e creare un contatto diretto con i clienti, soprattutto per quelli che ricercano un’esperienza d’acquisto più personale. Inoltre, si avverte, nel post pandemia, una grande voglia da parte del pubblico di tornare alla normalità, testimoniata anche dal ruolo prioritario che gli eventi in presenza hanno nuovamente assunto, sia per quanto riguarda le fiere specializzate di settore, sia per le manifestazioni destinate al consumatore finale.

Quali tipologie di giochi stanno emergendo nelle preferenze degli italiani? È vero che c’è una riscoperta dei giochi da tavolo?
Il gioco da tavolo è senza dubbio uno degli articoli più apprezzati e richiesti sia dai bambini sia dagli adulti. Durante l’emergenza sanitaria abbiamo riscoperto il piacere di stare in famiglia e condividere momenti di socialità attorno ai giochi da tavolo. Per i più piccoli, ad esempio, i classici della linea Giocorò rimangono tra i prodotti più ricercati del nostro catalogo e spaziano tra giochi che stimolano la manualità e la coordinazione e giochi che affinano la strategia e la creatività. Per gli adulti, invece, c’è la linea Yas!Games, party game che hanno riscosso un enorme successo sui social e nelle principali fiere di settore. La domanda rimane molto variegata, tanto che il nostro catalogo offre un’ampia scelta anche tra altre tipologie di giochi altrettanto richieste dal mercato come radiocomandi, robot, fashion dolls e peluches.

Come si esprime il vostro impegno nell’ambito della sostenibilità?
Per l’azienda è fondamentale perseguire l’obiettivo di un giocattolo sostenibile, inclusivo e sicuro, rispondendo così alle richieste di un pubblico sempre più consapevole e che, in tempo di Covid, sembra aver riscoperto il valore del “giocare”. Rocco Giocattoli, infatti, sta spostando sempre più la scelta della gamma offerta su prodotti che utilizzano in modo preferenziale materiali ecologici, confezioni eco-friendly e contenuti educational, soprattutto per i più piccoli. Nella nostra agenda non può mancare, poi, un piano di responsabilità sociale; ne è un chiaro esempio il sostegno che offriamo all’Associazione Peter Pan Odv, diventato per noi una priorità da oltre due anni.

Quali sono i vostri prossimi progetti?

Tra i nostri progetti futuri c’è sicuramente la volontà di presidiare più fiere di settore, soprattutto per i giochi da tavolo, come Lucca Comics, Romics e Modena Play. La riapertura al pubblico di queste importanti piazze si è dimostrata una grande occasione per far conoscere le nostre linee e raggiungere in modo ancora più diretto i clienti. Il successo ottenuto quest’anno a Roma e Lucca è un chiaro segnale del potenziale di questi contesti e cercheremo di sfruttarlo al meglio anche nel 2023 e negli anni a venire. Oltre a ciò, rimane sempre importantissimo ampliare il ventaglio di prodotti delle nostre linee di punta come Giocorò, Exost, Winx e Ycoo.