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iBarter, col baratto moderno crescono le opportunità per le aziende

iBarter, col baratto moderno crescono le opportunità per le aziende
iBarter, col baratto moderno crescono le opportunità per le aziende

iBarter, col baratto moderno crescono le opportunità per le aziende

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Fabio Massi

Continua la crescita di iBarter: grazie alla partnership siglata con BcNetwork, salgono a 700 le aziende che aderiscono al primo portale italiano per il baratto multilaterale online.

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Alleanza tutta piemontese - iBarter ha sede a Torino mentre BcNetwork è di Biella -, l’accordo va a creare una piattaforma nazionale ancora più grande dove viene ampliato il raggio di azione e moltiplicate le opportunità.

«Questa operazione conferma la grande attenzione che le aziende hanno nei confronti del baratto multilaterale nella consapevolezza che una rete sempre più estesa è in grado di amplificare le possibilità di crescita per tutti», spiega Marco Gschwentner, area strategie di sviluppo iBarter e tra i fondatori del circuito.


«Alla base c’è l’idea di fare rete: mettendosi insieme è possibile creare un maggior numero di opportunità per tutti coloro che utilizzano il portale», spiega Cinzia Gremmo, titolare di BcNetwork. L’operatività e il metodo di azione non cambiano: il meccanismo del baratto resta alla base di tutto. Ovvero, scambiare prodotti e servizi senza ricorrere all’utilizzo dell’euro. «L’unione di due circuiti porta inevitabilmente ad avere un circuito ancora più forte, dove i primi ad avere dei benefici sono proprio le imprese presenti all’interno del circuito».

Il concetto resta sempre lo stesso: scambiare beni e/o servizi secondo le proprie disponibilità ed esigenze. «È l’antichissima formula del baratto rivista però in chiave moderna. Oggi non c’è più la contestualità dello scambio, ma l’azione dello baratto viene regolamentata da una moneta complementare che è l’iBcredit», precisa Massimo Cirio, area marketing iBarter e tra i fondatori del circuito. «I vantaggi sono immediati: innanzitutto le imprese non sono costrette a mettere mano al portafoglio, ma utilizzano come merce di scambio i propri prodotti/servizi per l’acquisto dei beni di cui hanno bisogno. In secondo luogo, le aziende si ritrovano su un’unica piattaforma che ha il preciso scopo di creare una rete dedicata allo scambio, permettendo così di trovare nuovi fornitori e nuovi clienti. Ecco perché un circuito più ampio amplifica necessariamente i benefici per coloro che ne fanno parte».

Sotto il profilo strategico e di sviluppo industriale, iBarter fa un balzo del 30% dei propri aderenti confermando l’importante trend di crescita registrato negli ultimi anni, puntando così ad arrivare entro l’anno a superare le mille aziende iscritte e a raggiungere i 3 milioni di beni e servizi scambiati nell’anno. 

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