Gruppo Granterre, fatturato record di 1,67 miliardi di euro

Gruppo Granterre, fatturato record di 1,67 miliardi di euro
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L’assemblea dei soci del Consorzio Granterre, capofila dell’intera filiera produttiva del Parmigiano Reggiano che coinvolge 708 soci conferenti, azionista di maggioranza di Granterre, riunitasi a Modena sotto la presidenza di Enrico Manni, ha esaminato e approvato il bilancio che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024. I risultati sono ancora una volta molto positivi e in crescita, grazie alla performance del Gruppo Granterre che raggiunge nel periodo il fatturato record di 1,669 miliardi di euro, a testimonianza della capacità di creare valore.
Con un fatturato di 289,3 milioni di euro, 7,8 milioni provenienti dalle vendite a terzi e 281,5 milioni dalle vendite alla controllata Caseifici Granterre, un utile netto di 10,8 milioni e un patrimonio netto di 149,7 milioni il Consorzio Granterre si posiziona tra i maggiori player italiani del settore. Grazie a questi risultati l’assemblea ha deliberato la destinazione ai soci di 4,451 milioni di euro di dividendi e ristorni sui conferimenti, aggiuntivi rispetto ai valori di mercato già liquidati in corso d’anno. Dal punto di vista mutualistico, elevatissima la percentuale di prevalenza: l’attività svolta con i soci rappresenta il 94,30% (era 94,10% nell’esercizio precedente). I consolidati andamenti positivi delle società del Gruppo GranTerre hanno favorito anche la crescita dei soci della cooperativa: le forme di Parmigiano Reggiano conferite nell’anno 2024 sono state 537 mila, con un incremento di quasi 17.000 forme (+3,2%).
Il 2024 ha visto inoltre il Consorzio Granterre consolidare e accrescere il suo ruolo di aggregatore nell’agrifood made in Italy. Nel mese di marzo è iniziato il rapporto mutualistico con il socio Coop. Cao Formaggi, che aggrega quasi 800 aziende di soci allevatori e conferitori di latte di pecora. L’alleanza, focalizzata in particolare sulla promozione del Pecorino Romano Dop all’estero, ha visto il conferimento al Consorzio di circa 24.600 forme di Pecorino Dop, vendute da Caseifici Granterre. Nel mese di ottobre il Gruppo GranTerre ha sottoscritto un accordo di aggregazione tra Salumifici Granterre e Parmacotto per dar vita al più grande e dinamico polo italiano dei salumi, piatti pronti e prosciutti cotti di marca. Il perfezionamento dell’operazione, avvenuto nel 2025, ha reso operativo l’apporto in Salumifici Granterre Spa dell’intera partecipazione in Parmacotto.
Con l’avvento dell’esercizio 2024, è divenuto effettivo il controllo esclusivo industriale sul Gruppo GranTerre e sulle società controllate con il passaggio di Consorzio Granterre dal 50 al 55% del capitale della capogruppo, per poi acquistare sempre dal consocio Unibo ulteriori 500.000 azioni, portando la propria percentuale di partecipazione del 55% al 56%.
Il Gruppo Granterre, che controlla Caseifici Granterre e Salumifici Granterre, titolari di marche quali Parmareggio, Parmacotto, Casa Modena, Senfter, Agriform, Alcisa, Teneroni, Gran Tenerone, Liberamente e altre, oltre al company name e brand federatore GranTerre, ha ottenuto nel 2024 risultati positivi raggiungendo il fatturato record di 1,669 miliardi di euro, in crescita del +5,9% rispetto all’anno precedente. Con 506 milioni di euro di ricavi sui mercati esteri, nell’esercizio il fatturato verso l’estero si è incrementato di oltre il 10%.
Caseifici Granterre, attivo nella produzione e commercializzazione dei grandi formaggi stagionati italiani (Dop del Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Pecorino Romano, Asiago, Piave) e del burro, partecipata per il 70% Granterre e per il 30% dalla Cooperativa Agriform di Sommacampagna (Vr), ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2024 in crescita, con i ricavi a 823,3 milioni di euro, in aumento del +13,2% rispetto all’esercizio precedente e un fatturato verso l’estero che raggiunge i 277,3 milioni di euro, con un incremento significativo del +19%.
Salumifici Granterre, attivo nella produzione e commercializzazione dei salumi e dei piatti pronti, partecipata per l’80% da Granterre e per il 20% da AZeta (finanziaria della Famiglia Zaccanti), ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2024 in crescita, con i ricavi a 902,4 milioni di euro, in aumento del +2,2% rispetto all’esercizio precedente e un fatturato verso l’estero che raggiunge i 242,9 milioni di euro, con un incremento del +4,1%.
«Chiudiamo un anno ancora una volta positivo, sia in termini di creazione di valore sia di capacità di attrarre e aggregare le maggiori filiere produttive del Paese, come dimostrato dagli accordi con Coop. Cao Formaggi per il Pecorino Dop e con la Famiglia Zaccanti per Parmacotto – ha dichiarato Enrico Manni, presidente Consorzio Granterre –. Il 2025, visti gli scenari geopolitici internazionali, sarà un anno complicato ma siamo sulla strada giusta e rimaniamo ottimisti».
«Continuiamo a lavorare duramente alla costruzione di una vera leadership, in un settore estremamente competitivo – ha affermato Maurizio Moscatelli, ad di Gruppo GranTerre –. La qualità dei nostri prodotti, che unisce tradizione e innovazione, e la forza dei brand, su cui stiamo investendo molto, continuano a regalarci grandi soddisfazioni. Sulla questione dazi, auspichiamo che le diplomazie riescano a trovare presto un accordo positivo, che non vanifichi il tempo e le risorse dedicate alla crescita sui mercati esteri».
Nel 2025, allo stato delle previsioni, in considerazione dell’aggregazione tra Salumifici Granterre e Parmacotto, il fatturato consolidato di Gruppo GranTerre viaggia verso il valore di 2 miliardi di euro.
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