Centrale del Latte d'Italia, nel primo trimestre 2025 fatturato a 78,1 milioni di euro

Centrale del Latte d'Italia, nel primo trimestre 2025 fatturato a 78,1 milioni di euro
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Il consiglio di amministrazione di Centrale del Latte d’Italia (Cli) – terzo operatore italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata – riunitosi sotto la presidenza di Angelo Mastrolia, ha approvato i risultati al 31 marzo 2025. La società ha registrato un fatturato pari a 78,1 milioni di euro nel primo trimestre 2025, contro gli 81,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio 2024, in leggera diminuzione (-4,8%). La riduzione è guidata principalmente dal periodo deflazionistico e dalla conseguente riduzione del prezzo medio di vendita, a beneficio del costo del venduto, il quale ha avuto un peso del 77% sul fatturato nel primo trimestre 2025 rispetto all’80% nel primo trimestre 2024.
Il margine operativo lordo (ebitda), al 31 marzo 2025, si attesta a 6,8 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto al dato registrato nel primo trimestre dello scorso anno, pari a 7,3 milioni di euro. L’ebitda margin è pari al 8,8%, in linea con l’ebitda margin riportato nel primo trimestre del 2024. Il risultato operativo (ebit), nel primo trimestre 2025, cresce del +7% ed è pari a 3,9 milioni di euro, rispetto ai 3,6 milioni di euro, registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente.
Centrale del Latte d’Italia registra, quale risultato ante imposte, 3,1 milioni di euro, rispetto ai 2,6 milioni di euro del primo trimestre dello scorso esercizio. L’utile netto risulta pari a 2,2 milioni di euro, con una crescita del +19% rispetto a 1,9 milioni di euro al 31.03.2024.
L’indebitamento finanziario netto risulta in visibile miglioramento rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2024, passando da -38 milioni di euro, a –35,5 milioni di euro, al 31 marzo 2025.
I ricavi relativi al segmento milk products risultano essere in diminuzione rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio per effetto combinato di minori volumi di vendita e una diminuzione del prezzo medio. I ricavi relativi al segmento dairy products risultano in crescita del 2,2% rispetto al trimestre dell’esercizio precedente, in particolare grazie a un aumento dei volumi del mascarpone, parzialmente compensata da un prezzo medio di vendita inferiore. I ricavi relativi al segmento “altri prodotti” risultano in linea con il trimestre dell’esercizio precedente.
I ricavi relativi al canale Gdo diminuiscono per effetto di un decremento dei volumi di vendita e di un prezzo medio più basso rispetto al trimestre precedente. I ricavi relativi al canale b2b partner registrano una diminuzione rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio per effetto di un calp del prezzo medio di vendita. I ricavi relativi al canale Normal trade registrano un decremento per effetto di una flessione della domanda nel settore tradizionale. I ricavi relativi alla private label risultano essere in linea con il precedente trimestre per effetto soprattutto del buon andamento nel settore del dairy. I ricavi del mondo food service registrano un decremento per effetto di una contrazione di domanda legato al settore milk.
I ricavi relativi all’Italia registrano un decremento per effetto principale di una diminuzione dei volumi di vendita e del prezzo medio. I ricavi relativi alla Germania sono sostanzialmente in linea rispetto al trimestre del periodo precedente. I ricavi relativi agli altri paesi sono in diminuzione per effetto di una diminuzione dei volumi di vendita nel settore milk
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