Barry Callebaut chiude la fabbrica del cioccolato di Intra
Barry Callebaut chiude la fabbrica del cioccolato di Intra
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Le quotazioni record del cacao costringono i trasformatori europei agli esami di redditività. E’ forse anche la ragione da cui nasce la decisione della multinazionale svizzera del cioccolato Barry Callebaut, accolta come una doccia fredda dai dipendenti e dai sindacati. La società ha deciso la chiusura, entro marzo 2025, dello stabilimento italiano di Intra, in provincia di Verbania, ma senza intervenire sugli altri siti di Perugia e Chieti. I dipendenti sono 105.
Gli investimenti
Barry Callebaut ha confermato i 500 milioni di franchi di investimenti sugli stabilimenti sparsi in Europa, compresi quelli di Perugia e Chieti. E “questo dimostra - si legge nella lettera inviata ai dipendenti - che l'Italia rimane chiaramente una priorità assoluta per Barry Callebaut. L'Italia è e continuerà ad essere uno dei nostri mercati chiave in Europa, in quanto è un Paese importante per la tradizione del cioccolato. Tuttavia, a seguito di un'attenta analisi della nostra struttura produttiva, e considerata la limitata redditività futura e la complessità logistica del sito, non vediamo altra soluzione” rispetto alla chiusura di Intra.
Calano i volumi
Nell’anno fiscale 2022/23, Barry Callebaut ha realizzato ricavi per circa 8,5 miliardi di franchi e un utile operativo di 444 milioni, entrambi in crescita a doppia cifra, ma con volumi in calo dell’1,1%. Barry Callebaut è quotata alla Borsa di Zurigo e le sue azioni negli ultimi 2 anni sono scivolate di circa il 40%.
Sui mercati internazionali, le quotazioni delle fave di cacao hanno abbandonato i picchi storici della scorsa primavera, ma rimangono su livelli elevati a causa delle incognite legate alla siccità.
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