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Pasta Riscossa va alla carica

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Pasta Riscossa va alla carica

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Redazione
Il primo quadrimestre 2012, malgrado il trend incerto dei consumi, si è chiuso con +24% a valore per il brand  Riscossa, tra i principali player nazionali del settore pasta secca.

Il canale retail  ha realizzato un incremento a volume del 63%, mentre la divisione catering/food service, è cresciuta del 48% nel mercato nazionale e del   18% nei mercati esteri.

Sempre nel periodo gennaio-aprile 2012  Riscossa nel  reparto pasta di semola cresce a volume del  23 %, con sensibili incrementi in distribuzione sia numerica che ponderata.

Tra gli investimenti realizzati nell’ultimo biennio  circa  2 milioni di euro sono stati realizzati nello stabilimento di Corato (Bari) nella direzione di  un migliore sfruttamento della capacità produttiva e verso  un sensibile incremento dell’automazione delle aree di confezionamento.

A partire dalla seconda metà di marzo si è completato  il restyling delle  nuove  confezioni  da 500 grammi e da 1 chilo, determinando  una maggiore attrattività del brand tra gli scaffali dei supermercati e dei negozi.

“Si è verificato quanto già nelle nostre intenzioni - spiega  Stefano Pindinelli, responsabile commerciale Italia - e cioè l’intero saving derivante dalla razionalizzazione dei costi di imballo e di trasporto si è favorevolmente riversato a favore dei nostri  consumatori, attraverso una maggiore convenienza  del prezzo al pubblico di oltre  il 7% rispetto ai nostri stessi competitor di fascia medio-alta”.

E’ interessante notare,  che da circa 3 mesi   è stata  immessa sul mercato una  nuova linea di Pasta Gourmet trafilata al bronzo,  a completamento della linea  Riscossa  Pasta Bio, posizionata nel segmento “Speciali“, sia  nei canali tradizionali che in quelli di nicchia .

Nel sito produttivo di Corato, su una superficie coperta di 20.000 mq, è in corso la progettazione di una linea di pasta integrale da lanciare sul mercato europeo e internazionale.

“Non escludiamo  la possibilita - continua  Pindinelli - di sperimentare alcuni  nuovi prodotti nella fascia comunemente chiamata Prodotti Salutistici“.

Nel  prossimo biennio  la società investirà in nuova tecnologia  circa  4,5  milioni di euro, a complemento di quanto già speso, negli ultimi  anni, in innovazione di processo e impianti.

 
Pastificio Riscossa Fratelli Mastromauro, che compie quest’anno il centenario dalla fondazione, presidia più di dieci aree merceologiche d’offerta: pasta secca di semola, pasta speciale regionale , pasta semifresca e artigianale, pasta all'uovo, pasta gourmet trafilata al bronzo, linea rossa, sughi, olio e aceto,  biscotteria, farine e semole, riso, gnocchi di patate.


Il giro di affari annuo sviluppato è di circa 42 milioni di euro per 600.000 quintali di prodotti, distribuiti in Italia e in più di 80 Paesi del mondo. I principali mercati esteri extraeuropei sono Russia, Ucraina, Stati Uniti, Messico, Canada, Australia, Giappone, Sud Africa, Cina, India, Centro e Sud America, Isole del Pacifico.

La politica di marca ha da sempre costituito uno degli orientamenti strategici della famiglia Mastromauro e oggi le vendite con i marchi dell’azienda (Riscossa, Levante, Castel del Monte) coprono il 75 % circa del fatturato, seguite dalle marche commerciali della moderna distribuzione e dai prodotti destinati agli scambi industriali.  Riscossa ha sviluppato rapporti consolidati con importanti catene della moderna distribuzione, con le quali sviluppa circa il 45% del proprio giro d’affari. Altro canale tradizionalmente importante, in particolare per le paste classiche e speciali, è quello dell’horeca, con buona presenza anche nel settore del foodservice e della ristorazione bio.

In Italia Riscossa presidia anche il dettaglio tradizionale rifornendolo attraverso una quindicina di distributori e concessionari collocati in molte regioni, dal Centro-Sud al Nord Italia.

L'area export assorbe il 50% dei ricavi, con una ripartizione delle vendite per circa il 75% sui formati di pasta di semola classica, per il 15% su paste speciali di semola e all'uovo, per il 3,5 % su pasta biologica e integrale e per circa il 5,5 % su prodotti a proprio marchio
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