Ovs apre il suo più grande negozio, 2.860 mq su tre piani, a Milano, in Corso Buenos Aires 21, e tira un bilancio dei primi 6 mesi del 2015.

Il periodo si è chiuso con ricavi pari a 611,1 milioni, in crescita di 7,1 punti percentuali rispetto a gennaio-giugno 2014. A rete costante la variazione è dell’1,6%: dunque le aperture hanno dato un impulso del 5,5 per cento.

Buone indicazioni anche per l'Ebitda. Attestato a 67,7 milioni di euro ha un peso, sul valore netto delle vendite, che supera gli 11 punti.

La quota di mercato, ha spiegato Stefano Beraldo, durante il taglio del nastro del flagship milanese, è attualmente attestata al 5,6 per cento.

Il negozio di corso Buenos Aires, sul quale sono stati investiti 7 milioni di euro, fissa simbolicamente, secondo l’Ad, il notevole traguardo dell’abbassamento dell’età media dei clienti, da 56 a 38 anni nel corso di un biennio, un dato dovuto a un profondo lavoro sul merchandising che ha puntato con forza crescente su giovani e bambini.

«Le grandi dimensioni di questo punto vendita - ha puntualizzato Beraldo in conferenza stampa - ci consentono di offrire per la prima volta una visione completa di quanto siamo in grado di sviluppare nel corso di ogni stagione.

“È un negozio innovativo, un segno architettonico forte in una delle più importanti vie commerciali di Milano”. Il Corso, lungo 1.600 metri, conta infatti 25.000 passaggi quotidiani a piedi e 75.000 su veicoli.

La rete Ovs ha raggiunto un totale di 790 store, di cui la maggior parte (più di 500) diretti, con 130 insediamenti esteri.

E proprio nei confronti dell’estero la strategia si fa di giorno in giorno più definita.

Le prossime tappe dovrebbero essere Londra e Madrid, dove sarà replicato il nuovo concept milanese (ricordiamo che in Spagna Ovs ha anche un sistema di corner presso El Corte Inglès).

In agenda ci sono poi il rafforzamento nei Balcani, l’ingresso in Svizzera e in Medio Oriente, dove è stata siglata una partnership che si concretizzerà, in prima battuta, con lo sbarco a Dubai.