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L'effetto Iva non ferma Inditex
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L'effetto Iva non ferma Inditex
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Nonostante il rallentamento del non food in generale e dell’abbigliamento in particolare, che contrassegna le maggiori nazioni industrializzate della vecchia Europa, Inditex ha chiuso ancora in positivo il primo semestre 2013. /strong> Tuttavia i segni di cedimento, qua e là, trapelano e sono dovuti almeno in parte agli aumenti dell’Iva in Spagna (l’aliquota massima è salita dal 18 al 21% da agosto 2012) e al contraccolpo di una stagione primaverile che in Patria è stata breve e con temperature sotto le medie stagionali.
Le vendite nette hanno raggiunto 7,7 miliardi di euro, con un dato del +6% rispetto al 2012, che sale all’8 % in valuta locale. Tuttavia l’andamento a parità di rete denuncia una certa sofferenza con un +2 %, contro un +7% dell’intero esercizio 2012. L'utile netto è praticamente piatto: +1 % anno su anno, a 951 milioni di euro.
Il piano di sviluppo rimane comunque robustissimo. Inditex ha aperto altri 95 negozi in 40 mercati nel corso dei primi sei mesi dell’anno, portando il totale rete a 6.104 punti di vendita in 86 Stati.
Le inaugurazioni più significative sono state lo sbarco di Pull & Bear in Germania, il lancio dei primi negozi Zara Home in Giappone (Osaka e Yokohama) e il nuovo Zara sulla via Istiklal, nel centro di Istanbul. Inoltre Bershka ha raggiunto Osaka, Singapore e Shangai, al 558 di Nanjing East Road, una delle più importanti vie dello shopping della Cina.
In parallelo Zara ha ristrutturato e ampliato alcuni dei suoi principali monomarca nel mondo: a Tokyo, Berlino, Praga, Stoccolma, Pechino e Seoul, Madrid, Londra (Brompton Road) e a Parigi, Champs Elysées. Questa strategia di riqualificazione continuerà per il resto dell’anno interessando, fra l’altro il negozio della Quinta Strada di New York e lo store della Kalverstraat di Amsterdam (destinato a diventare uno dei più grandi Zara in Europa).
In piano c’è l’ingresso di Zara Home nel mercato svedese, con un primo flagship a Stoccolma, già in questo settembre, l’inaugurazione di Massimo Dutti in Rue de la Paix a Parigi, l’arrivo di Zara a Seattle (Usa) e a Port Elisabeth, in Sudafrica. Zara Home aprirà anche a Parigi Champs Elysées e a Barcellona (Paseo de Gracia ) prima della fine dell'anno.
Il Gruppo è riuscito, nel semestre, a creare altri 10.111 posti di lavoro, portando il numero dei dipendenti nel mondo a 122.579. Inoltre in Spagna sono stati aggiunti 200.000 metri quadrati adibiti a logistica.
La vendita on line, considerati tutti i marchi, è attiva oggi in 24 mercati, dopo l’ingresso in Russia il 28 agosto e l’aggiunta dei brand Zara Home e Massimo Dutti in Canada .
Le vendite nette hanno raggiunto 7,7 miliardi di euro, con un dato del +6% rispetto al 2012, che sale all’8 % in valuta locale. Tuttavia l’andamento a parità di rete denuncia una certa sofferenza con un +2 %, contro un +7% dell’intero esercizio 2012. L'utile netto è praticamente piatto: +1 % anno su anno, a 951 milioni di euro.
Il piano di sviluppo rimane comunque robustissimo. Inditex ha aperto altri 95 negozi in 40 mercati nel corso dei primi sei mesi dell’anno, portando il totale rete a 6.104 punti di vendita in 86 Stati.
Le inaugurazioni più significative sono state lo sbarco di Pull & Bear in Germania, il lancio dei primi negozi Zara Home in Giappone (Osaka e Yokohama) e il nuovo Zara sulla via Istiklal, nel centro di Istanbul. Inoltre Bershka ha raggiunto Osaka, Singapore e Shangai, al 558 di Nanjing East Road, una delle più importanti vie dello shopping della Cina.
In parallelo Zara ha ristrutturato e ampliato alcuni dei suoi principali monomarca nel mondo: a Tokyo, Berlino, Praga, Stoccolma, Pechino e Seoul, Madrid, Londra (Brompton Road) e a Parigi, Champs Elysées. Questa strategia di riqualificazione continuerà per il resto dell’anno interessando, fra l’altro il negozio della Quinta Strada di New York e lo store della Kalverstraat di Amsterdam (destinato a diventare uno dei più grandi Zara in Europa).
In piano c’è l’ingresso di Zara Home nel mercato svedese, con un primo flagship a Stoccolma, già in questo settembre, l’inaugurazione di Massimo Dutti in Rue de la Paix a Parigi, l’arrivo di Zara a Seattle (Usa) e a Port Elisabeth, in Sudafrica. Zara Home aprirà anche a Parigi Champs Elysées e a Barcellona (Paseo de Gracia ) prima della fine dell'anno.
Il Gruppo è riuscito, nel semestre, a creare altri 10.111 posti di lavoro, portando il numero dei dipendenti nel mondo a 122.579. Inoltre in Spagna sono stati aggiunti 200.000 metri quadrati adibiti a logistica.
La vendita on line, considerati tutti i marchi, è attiva oggi in 24 mercati, dopo l’ingresso in Russia il 28 agosto e l’aggiunta dei brand Zara Home e Massimo Dutti in Canada .
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