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La scommessa estera di Fiera Milano

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La scommessa estera di Fiera Milano

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Redazione
Si chiude con ricavi consolidati, per 258,1 milioni di euro, in calo del 2% rispetto al 2012, principalmente per l’impatto della crisi di alcuni settori industriali italiani sulle mostre, il bilancio consolidato di Fiera Milano. br />
Il Mol consolidato è stato di 3,3 milioni di euro, contro 17,9 milioni nell’esercizio precedente, mentre l’Ebit consolidato è stato di -16,0 milioni (contro 2,1 milioni nel 2012) anche a causa della svalutazione di testate editoriali del Gruppo. Il risultato netto consolidato è in negativo per 16,6 milioni di euro (-1,5 milioni nell’esercizio di confronto).
 
L’amministratore delegato di Fiera Milano Spa, Enrico Pazzali ha spiegato: “La prolungata recessione dell’economia italiana ha impattato sull’attività espositiva. Malgrado la tenuta delle mostre afferenti ai settori moda e arredamento, gli ottimi risultati dei brand proprietari Tuttofood e Host, il debutto di eventi di rilievo, Fiera Milano chiude l’esercizio con dati negativi, dovuti in particolare ai settori della casa e dell’edilizia.

“La rettifica di valore di alcune testate editoriali relative al settore immobiliare ha ulteriormente appesantito il consuntivo dell’esercizio. Inoltre la componente estera, che resta fondamentale nella nostra strategia, pur avendo mantenuto un buon ritmo in termini di volumi, ha subito una battuta di arresto nella crescita dei margini, scontando i costi relativi al necessario rafforzamento dell’area commerciale, nonché l’andamento valutario e alcune tensioni socio-politiche”.

La complessa situazione del mercato non ha tuttavia bloccato il consolidamento strutturale di Fiera Milano, come dimostra l’impegnativo progetto di rifondazione del Macef, che ha dato vita a Homi.

“Abbiamo moltiplicato gli sforzi di riposizionamento e rilancio delle nostre manifestazioni di punta. Abbiamo portato Micam a Shanghai ed esteso la presenza in Cina, dove ora presidiamo anche la provincia del Guangdong – ha concluso Pazzali -. Stiamo lavorando allo sbarco di Homi in Russia a ottobre e di Food Hospitality World a Cape Town in maggio. Abbiamo intensificato la collaborazione con Expo 2015, ricevendo le prime importanti commesse, a cui altre seguiranno, verosimilmente nei prossimi mesi. Il 2013 è stato un anno difficile. Ma oggi siamo in grado di rispondere con maggior fiducia alle sfide contemporanee e di presentarci più forti e competitivi all’appuntamento con la ripresa dell’economia”.
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