Italian exhibition group, un bilancio in piena salute
Italian exhibition group, un bilancio in piena salute
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di Luca Salomone
Ieg-Italian exhibition group - Fiere di Rimini e Vicenza, più altri siti nazionali ed esteri – si prende una forte rivincita sugli anni del Covid e chiude l’esercizio 2022 con ricavi consolidati di 161,9 milioni, in crescita del 58% sul 2021, un Ebitda rettificato di 18,1 milioni, un margine Ebitda adjusted che si attesta all’11,2%, con una variazione percentuale positiva del 16,8, e una posizione finanziaria netta di 95,4 milioni.
I ricavi, nel quarto trimestre 2022 sono balzati a 55,8 milioni di euro, superando le performance ante pandemia.
La portata dell'effetto 'restart'
La società per azioni, quotata all’Euronext di Borsa Italiana e organizzatrice, fra l’altro, di Sigep, Ecomondo, Vicenzaoro, Key energy, Beer & food attraction, Solar exhibition & conference, Rimini wellness, «fa segnare, nel secondo semestre dell’anno, una performance in termini di fatturato superiore al 2019, grazie a una solida crescita organica in tutte le linee di business e a un progressivo miglioramento della marginalità, ancora influenzata, tuttavia, da fenomeni inflattivi –sottolinea l’amministratore delegato, Corrado Arturo Peraboni -. Nonostante gli elementi di incertezza del contesto macroeconomico sulle attese di crescita del Pil globale, il perdurare dell’inflazione e l’innalzamento dei tassi di interesse, vediamo buoni segnali di crescita nel settore in cui operiamo, segnali che sono stati confermati anche dal successo delle manifestazioni organizzate nei primi mesi del 2023, alcune delle quali hanno raggiunto le performance migliori di sempre».
La crescita organica del fatturato 2022 è stata di 26,5 milioni di euro (+25,9% rispetto al 2021), trainata in particolare dai maggiori volumi sulle manifestazioni del secondo semestre e in parte da effetti di prezzo.
Il recupero del giro d’affari, relativo alla ripartenza post Covid (il cosiddetto effetto “restart”) con la riprogrammazione in presenza di molti eventi - cancellati, sospesi, tenuti in formato digitale, o ridotto nel 2021 - è stato pari a 53,4 milioni di euro (+52,1%), mentre il fatturato incrementale di alcune manifestazioni biennali ha contribuito ai ricavi del nuovo esercizio per 4,3 milioni di euro (+4,2%).
Girandola di acquisizioni
Molto numerosi gli accordi, le acquisizioni e le operazioni dirette alla crescita. Difficile citarle tutte. In ogni caso, il 24 marzo 2022, è stata costituita la società Ieg Deutschland, per lo sviluppo della rete internazionale di vendita.
Il 28 maggio è stato rilevato il 75% del capitale di V Group, che organizza l’evento MyPlant&Garden per un corrispettivo di 3,4 milioni di euro.
In ottobre, poi, è stato acquistato il restante 50% del capitale sociale di Eagle limited, successivamente rinominata Ieg China con sede a Shangai. Subito dopo è stato sottoscritto l’accordo per l’acquisizione di una quota del 50% di Italian german exhibition company, per 3 milioni di euro, dalla società cedente, Hannover fairs international, che ha portato alla costituzione di una joint venture con Deutsche Messe.
Il 21 ottobre, infine, è stata costituita Ieg Asia, con sede legale a Singapore, per lo sviluppo del mercato Asia Pacifico. E infatti, dopo la chiusura dell’esercizio e precisamente il 27 febbraio 2023, è stata perfezionata l’acquisizione di un ramo d’azienda contenente gli asset per la realizzazione di Singapore international jewellery event (Sije), di Cafè Asia e di Sweets & bakes Asia & restaurant Asia (Cara), manifestazioni che completano, in Oriente, il portafoglio del gruppo.
E per quest’anno? Ieg è saggiamente prudente e ritiene che lo scenario macroeconomico atteso continuerà a presentare elementi di incertezza. “Il perdurare della pressione inflattiva, le conseguenti politiche monetarie restrittive, nonché le tensioni geo-politiche mondiali, effetto del prolungarsi del conflitto tra Russia e Ucraina – scrive la società - determinano ancora incertezze sulla crescita e sulla totale ripresa post pandemica del nostro mercato, ripresa che ci sarà pienamente, a livello globale, nel 2024. In questo scenario, tuttavia, la partenza del 2023 presenta segnali di crescita rispetto al contesto pre-pandemico. Gli obiettivi di booking del primo semestre dell’anno risultano superati già nei primi mesi del 2023”.
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