BF dà il via all'aumento di capitale da trecento milioni
BF dà il via all'aumento di capitale da trecento milioni
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di Luca Salomone
Ok all’aumento di capitale di BF, la società per azioni e holding di partecipazioni, quotata alla Borsa di Milano, cui fa capo una costellazione di imprese operative in tutta filiera agroindustriale italiana: il Cda, infatti, ha ricevuto la delega per salire di un ammontare massimo di 300 milioni di euro, mediante un’offerta con opzione agli azionisti.
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Investimenti per 575 milioni di euro
“In particolare – si legge - l’operazione potrà essere effettuata in una o più volte, con eventuale articolazione in più tranche e in via scindibile”. Si prevede la conclusione entro la fine dell’esercizio in corso.
La decisione rientra nel piano industriale: presentato in estate comporterà, nel 2023-2027, investimenti per un totale di 575 milioni di euro. In questo modo il gruppo intende migliorare i principali indicatori economico-finanziari per arrivare, al termine del quinquennio, a un valore della produzione di oltre 2 miliardi di euro (1,12 miliardi nel 2022) e a un margine Ebitda di più di 150 milioni (57 lo scorso anno).
«Questo piano – ha detto l’amministratore delegato di BF, Federico Vecchioni - fa leva sul trend di crescita costante che il gruppo ha sviluppato dal suo inizio, con piena coerenza tra gli obiettivi fissati e le azioni realizzate. Gruppo BF rappresenta un soggetto imprenditoriale unico, con una forte e naturale vocazione geopolitica, caratterizzato dalla ferma intenzione di operare nell’interesse nazionale e orientato, dalla nascita, verso concreti obiettivi Esg».
Dall'agricoltura alle private label
Le controllate della holding vanno dalla selezione, lavorazione e commercializzazione delle sementi (attraverso Società italiana sementi), alla proprietà dei terreni, dai quali si ricavano prodotti agricoli 100% made in Italy, grazie a Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola nazionale, e a BF agricola, alla loro trasformazione e commercializzazione (Bf agro-industriale) a marchio Le Stagioni d’Italia’, oppure in partnership con le più importanti catene della Gdo, fino alla commercializzazione, produzione ed erogazione di servizi e prodotti per il settore primario (mediante Consorzi Agrari d’Italia e relative controllate).
Anche nella relazione finanziaria del primo semestre 2023 gli indicatori del gruppo erano tutti in robusta crescita: il valore della produzione è salito da 453 a 718 milioni di euro (+58%), l’Ebidta ha fatto un balzo del 90 per cento (da 21 a 40 milioni) e il risultato netto positivo ha toccato 5 milioni, rispetto ai 4 di gennaio-giugno 2022.
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