Fondo italiano agri&food rileva la maggioranza di Trinità salumi
Fondo italiano agri&food rileva la maggioranza di Trinità salumi
- Information
di Luca Salomone
Fondo italiano d’investimento (Fif), soggetto pubblico-privato, istituito nel 2010 su iniziativa del Mef, entra, con il 78%, nel capitale di Trinità industria salumi, azienda con sede principale a Vallese di Oppeano (Verona).
/p>
L’operazione è stata realizzata tramite Fondo italiano agri&food (Fiaf), veicolo che sostiene le eccellenze del nostro agroalimentare.
Le acquisizioni nel Dna
L’operazione consoliderà il processo di sviluppo, per linee interne ed esterne, dell’impresa veneta, con gli obiettivi di consolidarne il posizionamento sul mercato italiano del foodservice e delle private label, di puntare maggiormente sull’estero e di promuoverne la managerializzazione, tramite l’attuale governance.
Fondata nel 1982, Trinità ha realizzato, nel tempo, ben 7 acquisizioni sul territorio nazionale e oggi, con 5 siti produttivi - fra Veneto, Lombardia e Marche -, conta più di 250 collaboratori, sommando dipendenti e agenti.
Nel bilancio 2023 i ricavi indicano una crescita superiore al 30%, fino a 70 milioni di euro consolidati, performance finanziarie superiori alla media e investimenti in macchinari di ultima generazione.
Nel 2022 la società capofila, Trinità società per azioni, presentava, secondo i dati camerali, un giro d’affari di circa 23,4 milioni, un utile di 1 milione e 386 mila euro, un capitale sociale di 4,59 milioni.
Un 'tagliere' molto ampio
L’attività comprende un’ampia gamma e vari brand (Trinità, Valpadana, Stella, Ingral…) e spazia dai salumi cotti, prosciutti e mortadelle, agli stagionati, come lo speck, e, poi, salami, coppe e pancette. Da alcuni anni il gruppo ha arricchito l’offerta con prodotti di altre specie animali, come quella bovina, con le bresaole, e quella avicola, con gli arrosti di tacchino.
Trinità, inoltre, nel 2010, ha conseguito le certificazioni Brc (Brand reputation compliance) e Ifs (International food standard), richieste dalla Gdo europea. A queste si somma l’indicazione geografica Mortadella Bologna Igp e si aggiungono gli standard Ineq (Istituto Nordest qualità) e Sgs (Sistema gestione sicurezza).
Dal 2015 l’impresa veneta ha introdotto anche la produzione di affettati in busta.
I soci, Danio Sarzi Amadè, Sergio Verdelli Saccani, unitamente alla famiglia Mazzurega, resteranno all’interno della società, con i medesimi ruoli. Sarzi Amadè e Verdelli Saccani continueranno a guidarla, rispettivamente in qualità di presidente e vice presidente con deleghe operative.
Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro agosto 2024.
Sottolinea Pier Felice Murtas, senior partner di Fiaf: «Quello dei salumi, nel nostro Paese, è un settore frammentato, caratterizzato dalla presenza di numerosi piccoli operatori specializzati in nicchie di mercato e Trinità per dimensioni e caratteristiche, rappresenta la realtà ideale per avviare adeguati processi di aggregazione e per competere sempre di più anche sui mercati esteri».
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.