Le catene francesi, liberalizzata la comunicazione pubblicitaria sul mezzo televisivo a partire dal 1° gennaio di quest’anno, si sono letteralmente scatenate nella rincorsa allo spot sul piccolo schermo.

Nei primi due mesi dell’anno, secondo una rilevazione effettuata dalla società di ricerche Yacast, hanno investito la considerevole somma di 33,7 milioni di euro. Big spender del bimestre è risultato Leclerc, con oltre 7 milioni di euro, seguita da Itm Enterprises (6,7), Auchan (6,1), Système U (5,4), Casino (3,2), Carrefour (2,7) e Intermarché (2,3).

Interessante analizzare la scelta delle diverse insegne transalpine per quel che attiene la tipologia del messaggio. Si scopre così che Auchan e Carrefour hanno perseguito obiettivi diversi. La prima, al pari di Intermarché, puntando tutto su una comunicazione istituzionale, la seconda giocando le proprie “cartucce” a sostegno dell’offerta a marchio.

Più equilibrati gli investimenti delle altre catene, con spot che hanno fatto leva sia in generale sull’insegna che sulle “marques de distributeurs”, cioè i rispettivi prodotti a marchio.

Tutte, indipendentemente dalla tipologia del messaggio e dalla creatività degli spot, sembrano però accomunate da un identico obiettivo: rafforzare l’immagine di catene distributive caratterizzate da un’offerta molto vantaggiosa sul fronte dei prezzi. Al punto che, sempre secondo la ricerca Yacast, “l’immagine prezzo” degli hard discount è diminuita del 5%.