Mattel ha chiuso il secondo trimestre 2015 con una perdita netta di 11,4 milioni di dollari, o 3 cent ad azione, a fronte dell'utile di 28,3 milioni, o 8 cent ad azione, dello stesso periodo dell'anno precedente. Il dato, comunque, risulta migliore delle attese degli analisti che erano per un rosso di 4 centesimi.

Deludono invece i ricavi, scesi del 7% a 988,2 milioni di euro (995 milioni il consensus) soprattutto a causa del crollo di popolarità della Barbie e della linea di prodotti ad essa connessa. Le vendite delle famose bambole sono scese ancora del 19%. È da ormai sette trimestri che il brand registra cali a doppia cifra.

L’azienda, guidata da Christopher Sinclair, che ha assunto le redini ad aprile, mira ad un cambio di strategia volto ad incrementare la competitività delle sue proposte. Il manager ha già messo in atto un piano di ridistribuzione degli incarichi all’interno della società e ha sottolineato l’importanza dell’innovazione e dello sviluppo di nuovi giocattoli.

Il marchio di giochi per bambini in età pre-scolare Fisher Price registra dati decisamente migliori con un aumento dei ricavi del 2%. La performance migliore appartiene però al marchio Hot Wheels (+19%, +26% a cambi costanti).