Il 2016 è stato un anno record per Inditex: ricavi a 23,311 miliardi di euro (+12%) con un utile netto di 3,157 miliardi di euro (+10%). Una crescita inarrestabile testimoniata anche dall’espansione dei negozi.

Il colosso spagnolo, che controlla le insegne Zara, Massimo Dutti, Pull & Bear, Bershka e Oysho, ha chiuso l’esercizio con una rete di 7.292 punti vendita in 93 mercati, dopo aver registrato 270 nuove aperture in 56 mercati. Alla fine del 2016, la società ha aggiunto 4,41 milioni di metri quadrati di superficie commerciale, 8% in più rispetto a dodici mesi prima.

L'azienda ha inoltre completato la sua presenza online nell'Unione europea aprendo la piattaforma in Turchia. Il lancio dello store online Zara a Singapore e in Malesua, di questo mese, ha portato il numero delle vetrine online a 43.

Complessivamente Inditex impiega 162.450 persone. I ricavi,nello specifico, arrivano: dalla Spagna (in calo) per il 16,9%, dall’Europa per il 43,9%, dall’Asia per il 23,9% e dall’America per il 15,3%. La società ha osservato un ulteriore incremento delle vendite nelle prime settimane dell’anno fiscale 2017 con un +13% dal 1 febbraio al 12 marzo.

Di recente Inditex ha rafforzato la struttura logistica di Tempe, l’azienda che produce e distribuisce le calzature del gruppo, ampliando la struttura di Valencia. In previsione anche l’aumento delle due strutture logistiche di Elche per arrivare a 300.000 metri quadrati.

Pablo Isla, ceo dell'azienda, ha sottilineato che quelli arggiunti nel 2016 sono risultati positivi, risultato diretto dell'impegno, dello spirito e dell'ambizione di tutti i collaboratori del gruppo, della loro abnegazione nei confronti dell'azienda, della loro passione per la moda e la sostenibilità.