Francia: la magistratura restringe Amazon
Francia: la magistratura restringe Amazon
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Gravi complicazioni per Amazon in Francia dove è in atto un procedimento avviato dal Tribunale di Nanterre - alto organo di giustizia civile, competente anche in materia di commercio - contro la dot.
om più famosa del mondo.
Il 14 aprile il magistrato ha imposto ad Amazon Logistics France di limitare la propria attività alla sola consegna di beni di prima necessità, almeno fino a quando il gruppo non avrà assicurato le sufficienti misure sanitarie atte a tutelare i rischi del personale connessi alla pandemia in atto.
Alla base di tutto c’è la protesta dell’Uss (Union syndicale solidaire), associazione indipendente e trasversale alle altre organizzazioni di lavoratori, che accusa, appunto, il colosso del commercio elettronico di non avere fatto tutto il necessario per mettere in sicurezza il personale.
Fra l’altro i giudici hanno anche stabilito una sanzione pecuniaria di 1 milione di euro per ogni giorno di ritardo accumulato nell’implementare i dispostivi di protezione sanitaria indispensabili.
Amazon, che si è riservata di fare appello, si è adeguata, con un piano che va oltre le richieste del Tribunale e che ha previsto la chiusura delle piattaforme distributive locali fino al 22 aprile, per ripulire, se necessario, i siti interessati, non senza procedere, in via preliminare e in proprio, a tutte le verifiche del caso: l'azienda ha reso noto, infatti, di avere distribuito, ai circa 10.000 dipendenti delle 6 piattaforme logistiche francesi, oltre 127.000 confezioni di salviettine disinfettanti, più di 27.000 litri di gel idroalcolico e oltre 1 milione e mezzo di mascherine.
Nel frattempo, continueranno le attività di commercio elettronico inerenti ai prodotti alimentare e per l’igiene, e verranno garantite retribuzioni piene ai dipendenti coinvolti nella serrata.
Nel corso del provvedimento si stima che verrà azzerato il 90% del giro d’affari realizzato da Amazon France, fatturato dovuto soprattutto a prodotti altrimenti irraggiungibili, a causa del confinamento, come giocatoli, telefonia, informatica, brico...
Le cifre chiave del gruppo Usa sul suolo dell’Esagono sono impressionanti: le stime parlano di 6,6 miliardi di euro di vendite nel 2018, contro i 2,3 miliardi di Amazon Italia, con un una crescita del 18% sul 2017, e di 21 milioni di clienti pari a poco meno di un terzo della popolazione (67 milioni di persone).
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