Colruyt invade la Francia e potenzia il food-service
Colruyt invade la Francia e potenzia il food-service
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di Luca Salomone
Gruppo Colruyt cresce ancora nell'Esagono dove è già presente, in modo diretto, da 26 anni, cioè dal 1997 con 99 punti vendita previsti per la fine del 2023.
Un distributore da 7.800 referenze e 1.800 clienti
Il retailer belga ha rilevato il grossista alimentare normanno Degrenne, che rifornisce ben 1.800 supermercati di prossimità fatturando 110 milioni di euro. Degrenne vuol dire 7.800 referenze, 3 marchi di fantasia per la Gdo (Belle France, Les délices de belle France, Eco prix), 20 mila mq di logistica (di cui 2 mila dedicati al fresco e mille ai surgelati) e 40 dipartimenti francesi presidiati su un totale di 101.
L’operazione sarà portata a termine nell’esercizio 2023/24, dopo l’esame da parte dell’Antitrust francese e del Ministero dell’Economia, che ha un’apposita commissione per la valutazione degli investimenti esteri.
Ma è molto probabile che le autorità diano semaforo verde, visto che Colruyt, oltre alla propria rete nazionale, è già attivo anche nell'ingrosso francese attraverso la controllata Codifrance, che approvvigiona 300 punti vendita al dettaglio.
Spar for you: la pausa pranzo nel dettaglio
Il gruppo belga, di proprietà della famiglia da cui prende il nome, sta marciando rapidamente verso la diversificazione dei canali: il 7 febbraio ha annunciato la creazione di Spar for you, un’innovativa piattaforma di food-service interamente dedicata ai clienti business.
Spar for you – un nome che non è un caso, visto che il gruppo è partner di Spar International - funziona 24 ore su 24, per 7 giorni alla settimana, non solo come fornitore, ma soprattutto come un laboratorio di studio delle migliori soluzioni per raggiungere un cliente sempre più ‘nomade’. Così, alla platea dei dettaglianti, vengono offerte l’installazione di foodcorner e minimarket riservati ai piatti pronti e alla gastronomia, o di refrigeratori automatici intelligenti.
Negli ultimi due anni, riporta una nota, i lavoratori hanno cercato di gestire in modo sempre più economico la propria pausa pranzo, una tendenza accelerata dalla crisi economica. I dati ci dicono che i belgi che lavorano da casa sono saliti dal 24% dell’inizio del Covid al 40% del 2022.
Il gruppo è costantemente in crescita. Nell’esercizio 2013-14 realizzava 8,6 miliardi di euro, diventati 9,2 nel 2016-17 e saliti oltre i 10 miliardi nel 2021-22. L’incidenza dell’ingrosso e food service è oggi del 10,6%, pari a 1 miliardo e 65 milioni di euro.
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