La “battaglia” tra le due grandi rivali delle bibite ha visto trionfare, conti dell’ultimo trimestre 2008 alla mano, la multinazionale di Atlanta su quella di New York.

Coca-Cola è riuscita, nonostante la crisi internazionale e le negative previsioni degli analisti, a contenere il calo degli utili a 995 milioni di dollari (-18%). Pepsi, invece, ha chiuso l’anno con una contrazione ben maggiore: -43% nei profitti, arrivati a 719 milioni di dollari. Anche il confronto sulla crescita dei volumi prodotti nel 2008 ha visto primeggiare l’azienda di Atlanta (+5%) su quella di New York (+3%).

Entrambe le società stanno vivendo un periodo difficile a causa delle tempeste economiche in Nordamerica e delle tensioni sui mercati valutari.

Nel 2008 l’azienda di Atlanta ha registrato una flessione del 3% degli utili a 5,8 miliardi di dollari e ha aumentato il proprio fatturato a 31,9 miliardi (+11%). Mentre Pepsi ha diminuito gli utili del 9% a 51,4 miliardi, aumentando il fatturato a 43,25 miliardi (+10%).

Le iniziative che hanno permesso a Coca-Cola di tenere testa alla crisi e aggiudicarsi la sfida con Pepsi sono state: il contenimento dei costi e gli investimenti sui mercati internazionali emergenti come Cina, India e Europa Orientale. L’azienda è riuscita, così, ha garantirsi margini lordi di profitto del 64%, nonostante le vendite si siano contratte dell’11% a 7,1 miliardi di dollari.