di Claudia Scorza

Nel 2021 si conferma un andamento positivo per i salumi: il comparto è ulteriormente cresciuto rispetto ai dati positivi del 2020 con un incremento delle vendite del +4,7% a volume e del +4% a valore. Nello specifico, la categoria dei salamini nel 2021 ha continuato a mostrare un andamento positivo, segnando +5,3% a volume e +5,3% a valore.

La produzione certificata dei Salamini italiani alla cacciatora Dop, in particolare, ha avuto nel corso del 2021 un andamento positivo nonostante alcuni mesi in flessione, chiudendo l’anno con un incremento del +12,9% (4.485.096 kg) rispetto al 2020, anno che a sua volta si era già chiuso bene rispetto a quello precedente grazie ad un incremento del +8,3%.

Per quanto riguarda la distribuzione, l’86,3% della Dop è stato distribuito nel canale moderno, mentre il 13,6% nei restanti canali, tra cui l’Horeca, che recupera peso in termini percentuali rispetto all’anno precedente (5%).

A livello di export, i volumi anche per il 2021 sono in crescita e si conferma che il 28% del prodotto viene venduto all’estero. I principali paesi esteri di destinazione si riconfermano quelli dell’Ue, con Germania in testa, seguita da Belgio e Austria.

«Considerando la varietà di salami di qualità che esistono in Italia, riteniamo che questi numeri e in questo preciso momento siano davvero soddisfacenti», commenta Lorenzo Beretta, presidente del Consorzio Cacciatore Italiano. «Il Salame Cacciatore Italiano è un prodotto che incontra il gusto di una vasta e variegata platea di consumatori. Fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi, il lavoro svolto dal Consorzio, costantemente impegnato nella promozione di programmi per migliorare la qualità della produzione in termini di sicurezza, caratteristiche chimiche/fisiche, organolettiche e nutrizionali del prodotto tutelato».

La comunicazione dei dati di produzione e vendita è un’iniziativa che rientra nel programma di “Enjoy the authentic Joy”, il progetto promozionale e informativo che unisce tre consorzi agroalimentari per la tutela dei salumi Dop e Igp (Mortadella Bologna Igp, Salamini Italiani alla Cacciatora Dop, Zampone Modena Igp e Cotechino Modena Igp), cofinanziato dall’Unione Europea e rivolto al mercato italiano e belga.

Il Consorzio Cacciatore Italiano, costituitosi a maggio del 2003, rappresenta oggi 23 aziende. I consorziati hanno un’etichettatura comune e uniforme per facilitare la riconoscibilità del prodotto per il consumatore. Il Consorzio ha la facoltà di agire su tutta la filiera del prodotto Salamini Italiani alla Cacciatora Dop, anche verso i soggetti non consorziati; dispone di poteri di vigilanza, grazie anche a propri “agenti vigilatori” in grado di contrastare abusi, imitazioni, atti di pirateria e contraffazione su tutto il territorio nazionale e non solo. Il riconoscimento del Consorzio da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, avvenuto nel 2005, lo rende l’organo ufficialmente accreditato a svolgere le funzioni di informazione, tutela e valorizzazione dei Salamini Italiani alla Cacciatora Dop.