Federdistribuzione: il carrello della spesa resiste all’inflazione
Federdistribuzione: il carrello della spesa resiste all’inflazione
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I dati diffusi da Istat, relativi ai prezzi al consumo di dicembre, rilevano una crescista sostenuta per il tasso di inflazione.
L’indice generale registra un rialzo del +3,9% con i beni energetici, a +29,1% su base tendenziale, che proseguono la loro corsa. Variazione verso l’alto anche per il “carrello della spesa”, che segna un incremento su base annua del +2,4%.
«Con i dati di dicembre si chiude il consuntivo di un anno dove l’inflazione ha ripreso a farsi sentire, con effetti già considerevoli sull’economia reale e sulle famiglie italiane – afferma Carlo Alberto Buttarelli, direttore relazioni con la filiera e ufficio studi di Federdistribuzione -. Negli ultimi mesi le aziende della distribuzione hanno messo in campo tutti gli strumenti a disposizione per mitigare la spinta inflattiva ottenendo, come importante risultato, il contenimento del livello del “carrello della spesa”, che si conferma al di sotto del dato complessivo».
«Occorre tuttavia sottolineare che l’inflazione che stiamo registrando è generata da aumenti diffusi dei costi delle materie prime a livello internazionale, che saranno difficilmente gestibili a lungo senza una strategia condivisa a livello di filiera e di concerto con le istituzioni. L’impegno del nostro settore resterà alto, prestando un’attenzione vigile sulla portata degli aumenti che, nel corso di quest’anno, auspichiamo possano invertire la tendenza, assestandosi su livelli più accettabili. Ribadiamo quindi la necessità di ragionare in ottica di sistema: il Paese vive un momento di congiuntura favorevole ma ancora fragile; serve uno sforzo collettivo per tutelare il potere d’acquisto delle famiglie e dunque di tutta l’economia», conclude Alberto Buttarelli.
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