Ogni giorno del 2010 sono stati compiuti più di un milione di atti di pirateria a danno del settore audiovisivo. Per la precisione di tratta di 384,2 milioni di atti illeciti messi a segno nei 12 mesi dell’anno scorso (30 milioni in più rispetto al 2009), per un valore stimato di quasi 500 milioni di euro. A fornire i dati è la Federazione antipirateria audiovisiva che ha commissionato una ricerca in proposito alla Ipsos, condotta su un campione di 2.017 individui di età superiore ai 14 anni.

La ricerca, analizzando il fenomeno italiano, mostra dati ritenuti allarmanti da Fapav: ben il 37% del campione intervistato, rappresentativo della popolazione italiana, ha fruito di copie pirata di contenuti audiovisivi nel corso dell’ultimo anno.

L'incidenza della pirateria è cresciuta, quindi, del 5% rispetto alla precedente ricerca del 2009. Nello specifico la pirateria digitale è aumentata del 3%, come quella fisica, mentre la pirateria indiretta (viene così definito l’utilizzo di Cd o Dvd ricevuti in regalo o in prestito) è aumentata del 5%.

Per quanto riguarda la sola pirateria fisica e digitale, gli atti di pirateria raggiungono i 256 milioni. Tra i canali legali il maggior danno economico è subito dalla vendita (150 milioni) e dal noleggio (130 milioni) dei supporti ottici, mentre per il cinema il valore perso è di oltre 100 milioni.

Risulta in costante aumento la percezione del reato da parte del fruitore illegale: ben il 70% dei pirati è infatti consapevole del fatto che la pirateria sia un reato sancito dalla legislazione italiana. Si tratta di una percentuale in crescita di 9 punti rispetto alla precedente edizione della ricerca.

A tal proposito, tra le varie forme di deterrenza proposte, l’83% dei pirati ritiene che la denuncia penale sia efficace. Sono ritenuti efficaci deterrenti anche le forti multe (78%), il possibile distacco dalla rete (77%) e l’avviso di violazione da parte degli operatori internet (73%).

Dalle dichiarazioni rilasciate dagli intervistati sembra che la tecnologia 3D sia in grado di attenuare il fenomeno della pirateria del 6%. I ricercatori hanno inoltre rilevato una significativa diminuzione della propensione alla pirateria, del 24%, nel caso in cui un nuovo film venisse distribuito contemporaneamente su tutti i mezzi e del 17% nel caso in cui il film venisse distribuito contemporaneamente in tutto il mondo.