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Cereali: al via una nuova aggregazione economica
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Cereali: al via una nuova aggregazione economica
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È nata un’aggregazione economica che creerà nuovo valore aggiunto nella filiera cerealicola nazionale e si candida a svolgere un ruolo importante ed innovativo nella gestione della qualità, nella fase dello stoccaggio e della commercializzazione di frumento, orzo e mais. 'associazione di scopo dovrà gestire il progetto di ampliamento della Rete di qualità cerealicola nazionale, finanziato da Ismea in attuazione del Piano cerealicolo. All’iniziativa, promossa dal Coordinamento Cereali costituito da tutte le maggiori sigle della rappresentanza agricola del Paese (Cia, Confagricoltura, Copagri, Fedagri/Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital) in collaborazione con Compag (Federazione nazionale commercianti di prodotti per l'agricoltura) prendono parte oltre 60 imprese tra cooperative e privati, dislocate in ben dodici regioni, che rappresentano una capacità di stoccaggio superiore alla metà del totale nazionale.
Il progetto, che sarà realizzato tra il 2012 e il 2013, punta a dotare i centri di stoccaggio della strumentazione necessaria ad accertare le caratteristiche qualitative e sanitarie della produzione cerealicola nazionale, per poi mettere in rete i dati così ottenuti. Questo sistema consentirà di avere una mappatura costante delle quantità e qualità di cereali stoccati nelle varie realtà territoriali della Penisola, offrendo così un valido strumento di supporto per la qualificazione dell'offerta agricola e per il miglioramento delle relazioni commerciali all'interno della filiera.
Il progetto, che sarà realizzato tra il 2012 e il 2013, punta a dotare i centri di stoccaggio della strumentazione necessaria ad accertare le caratteristiche qualitative e sanitarie della produzione cerealicola nazionale, per poi mettere in rete i dati così ottenuti. Questo sistema consentirà di avere una mappatura costante delle quantità e qualità di cereali stoccati nelle varie realtà territoriali della Penisola, offrendo così un valido strumento di supporto per la qualificazione dell'offerta agricola e per il miglioramento delle relazioni commerciali all'interno della filiera.
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