Quando la fattura è meglio dello scontrino

Quando la fattura è meglio dello scontrino
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A seguito delle nuove comunicazioni delle operazioni rilevanti Iva - disciplinate dal provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate del 22 dicembre 2010 - molti dettaglianti potranno essere indotti a preferire l'emissione della fattura al posto dello scontrino fiscale per le operazioni pari o superiori a 3. 00 euro. Vediamo perché.
Secondo il nuovo provvedimento, si dovranno comunicare le operazioni Iva di importi uguale o superiore a 3.000 euro, nonché (dal primo maggio 2011) quelle “per le quali non ricorre l'obbligo di emissione della fattura” di valore pari o superiore a 3.600 euro al lordo dell'Iva. In questo secondo caso, il cedente o il prestatore del servizio dovrà comunicare all'Agenzia il codice fiscale del cessionario o del committente.
Quindi, in presenza di scontrino o di ricevuta fiscale di importo pari o superiore a 3.600 euro, occorrerà integrare il documento. É presumibile quindi che, per snellire il procedimento, si sceglierà di emettere la fattura (che già comprende le ulteriori informazioni richieste) anziché lo scontrino o la ricevuta fiscale.
Inoltre la fattura va annotata nel registro Iva tenuto generalmente dall'intermediario o dal professionista, così che, con l'ausilio delle procedure dei vari software in commercio, risulterà molto più agevole trasmettere i dati richiesti dalle nuove comunicazioni.
Secondo il nuovo provvedimento, si dovranno comunicare le operazioni Iva di importi uguale o superiore a 3.000 euro, nonché (dal primo maggio 2011) quelle “per le quali non ricorre l'obbligo di emissione della fattura” di valore pari o superiore a 3.600 euro al lordo dell'Iva. In questo secondo caso, il cedente o il prestatore del servizio dovrà comunicare all'Agenzia il codice fiscale del cessionario o del committente.
Quindi, in presenza di scontrino o di ricevuta fiscale di importo pari o superiore a 3.600 euro, occorrerà integrare il documento. É presumibile quindi che, per snellire il procedimento, si sceglierà di emettere la fattura (che già comprende le ulteriori informazioni richieste) anziché lo scontrino o la ricevuta fiscale.
Inoltre la fattura va annotata nel registro Iva tenuto generalmente dall'intermediario o dal professionista, così che, con l'ausilio delle procedure dei vari software in commercio, risulterà molto più agevole trasmettere i dati richiesti dalle nuove comunicazioni.
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