Nuovi controlli sul credito al consumo

Nuovi controlli sul credito al consumo
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La prima problematica evidenziata dalla Commissione di Montecitorio è la ridotta attenzione rivolta alla tutela dei consumatori che molte volte si trovano esposti a rischi di frode e al mancato rispetto della privacy. Quanto appena descritto deriva dalla scarsa trasparenza nei rapporti tra consumatori, erogatori del credito e intermediari.
Una delle soluzioni proposte a riguardo consiste nell’aumentare i poteri di vigilanza alla Banca d’Italia e al garante del mercato e della concorrenza. Secondo i deputati questa misura non è sufficiente ed è necessario incidere anche dal punto di vista monetario con sanzioni più alte da applicare in casi di scorrettezze contrattuali ai danni dei consumatori.
Il secondo problema dell’attuale mercato del credito al consumo sono i costi. Il dato che è emerso dall’inchiesta posiziona l’Italia al primo posto della classifica dei Paesi con i costi più alti rispetto al resto del mondo, con un costo medio per credito al 10% contro 1,5% in meno dei soli Paesi dell’area euro.
Nel settore della grande distribuzione l’attenzione è rivolta principalmente all’offerta di finanziamenti che molte catene offrono ai clienti-consumatori senza avvalersi di personale qualificato in ambito credizio e in molti casi totalmente incapace di illustrarne in modo adeguato le caratteristiche.
Una delle soluzioni proposte a riguardo consiste nell’aumentare i poteri di vigilanza alla Banca d’Italia e al garante del mercato e della concorrenza. Secondo i deputati questa misura non è sufficiente ed è necessario incidere anche dal punto di vista monetario con sanzioni più alte da applicare in casi di scorrettezze contrattuali ai danni dei consumatori.
Il secondo problema dell’attuale mercato del credito al consumo sono i costi. Il dato che è emerso dall’inchiesta posiziona l’Italia al primo posto della classifica dei Paesi con i costi più alti rispetto al resto del mondo, con un costo medio per credito al 10% contro 1,5% in meno dei soli Paesi dell’area euro.
Nel settore della grande distribuzione l’attenzione è rivolta principalmente all’offerta di finanziamenti che molte catene offrono ai clienti-consumatori senza avvalersi di personale qualificato in ambito credizio e in molti casi totalmente incapace di illustrarne in modo adeguato le caratteristiche.
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