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La filiera agroalimentare tra successi, aspettative e nuove mitologie

La filiera agroalimentare tra successi, aspettative e nuove mitologie
La filiera agroalimentare tra successi, aspettative e nuove mitologie

La filiera agroalimentare tra successi, aspettative e nuove mitologie

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Redazione
La ricerca condotta da Nomisma e presentata nella sala capitolare del Senato della Repubblica a Roma da Ancd Conad e Federalimentare rileva come la filiera agroalimentare, che contribuisce per l’8,4% al Pil italiano e per il 12,6% all’occupazione, patisca la parcellizzazione dell’agricoltura, la pluralità degli attori economici, le elevate imposte e la penalizzazione del sistema dei trasporti. Questa situazione determina che per ogni 100 euro che si spendono in Italia per alimenti e bevande, 16 vanno all’agricoltore, 12 all’industria alimentare, 6 al commercio all’ingrosso, 5 alla distribuzione a libero servizio, 3 al dettaglio tradizionale e 17 alla ristorazione. A ciò si aggiungono 27 euro di costi per trasporti, energia, packaging e pubblicità, 9 di imposte dirette e 4 di import. I costi così elevati potrebbero ridursi in presenza di una filiera agroalimentare meno polverizzata e più efficiente e di un sistema infrastrutturale più vicino agli standard europei.

       
       

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