La nostra epoca è caratterizzata dalla presenza di una grande quantità di schermi; basti pensare a quante volte ne fronteggiamo uno nel corso delle nostre giornate. Marshall McLuhan riteneva che lo schermo fosse in apparenza una sorta di specchio nel quale i singoli individui, e l'intera umanità, vedessero riflessa la loro immagine, ma in realtà rappresentasse anche un passaggio verso qualcosa.

E’ inevitabile chiedersi dove ci stanno portando i continui salti negli schermi contemporanei; ad esempio, quando interagiamo con i personaggi dei videogiochi o quando dialoghiamo in Internet con degli avatar virtuali. Perché gli schermi, oggi, assumono molteplici forme e chiamano in causa tutti i media, dal cinema alla televisione a Internet.

Un'esplorazione dei media in questa chiave, come viene proposta nel volume “L'era dello schermo. Convivere con l'invadenza mediatica” di Vanni Codeluppi, edito da Franco Angeli, ci consente di cogliere le conseguenze che l'uso degli schermi produce sulla cultura contemporanea e sul modo di pensare degli individui.