Il mondo vitivinicolo nell’anno della crisi
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Il mondo vitivinicolo nell’anno della crisi

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Redazione

A dispetto dei venti di recessione, il vino resiste sulle tavole delle famiglie italiane.Il trend negativo riguarda soprattutto il fuori casa, come conferma Federvini: su un totale di 1,1 miliardi di litri di vino confezionato commercializzato in Italia nel 2008 è l’horeca a subire una flessione del 3,6%, contro una crescita dell’1,8% registrata dalle vendite a corpo.

Complessivamente il mercato si presenta stabile a volume (+0,2%) e in crescita a valore (+4,9%) a causa degli aumenti di listino. Da un’analisi Coldiretti-Ismea emerge inoltre che gli acquisti familiari di vino Doc e Docg sono aumentati nel 2008 del 7%, in netta controtendenza rispetto ai consumi generali. Per tutti i player è infatti proprio la qualità la caratteristica fondamentale da valorizzare per risollevare e sostenere le vendite. Un recente sondaggio di Winenews e Vinitaly segnala che tra gli amanti del vino, il 63% prevede di ridurre il numero di bottiglie senza però rinunciare alla qualità. Ma qualità significa, oggi più che mai, anche legame con il territorio di provenienza: un altro elemento considerato fondamentale per diffondere una vera “cultura del bere” e sostenere i consumi. E il concetto scelto per sintetizzare la filosofia della 43a edizione di Vinitaly richiama proprio questi elementi: The World We Love, il mondo che amiamo, il vino prima di tutto, ma anche qualità, territorio, ambiente e tutela.

       
       

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