Il Canada spalanca le porte ai salumi made in Italy

Il Canada spalanca le porte ai salumi made in Italy
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Dal 1° settembre 2009 è stato ufficialmente ampliato il numero dei salumi made in Italy esportabili nel territorio canadese. Si tratta di un risultato importante, frutto della conclusione delle trattative tra la Commissione europea e la Canadian Food Inspection Agency, che hanno riconosciuto un’effettiva equivalenza delle rispettive normative.
In base alle nuove direttive di liberalizzazione potranno essere esportati in Canada tutti i salumi - tra cui salami, pancette, culatelli e coppe - ottenuti con carni suine italiane e stagionati 90 giorni, che vanno così ad aggiungersi ai prosciutti tipici (Parma e San Daniele) e ai prodotti di salumeria cotti (mortadella e prosciutti cotti) già esportabili da tempo.
Secondo i dati pubblicati da Statistics Canada, nel 2008 il Paese nordamericano ha importato dall’Italia 612 tonnellate di prosciutti crudi per un valore di 4,7 milioni di euro, circa 128mila euro di mortadella, pari a 30 tonnellate, e 192mila euro di prosciutti cotti, pari a 35 tonnellate.
“Si tratta di un risultato molto importante – ha commentato il presidente di Assi.i.ca. Francesco Pizzagalli -. L’ampliamento dell’offerta di salumi realizzata sul mercato canadese, arriva in un momento particolare della nostra economia in cui si avverte la necessità di esportare sempre di più la salumeria italiana nel mondo”.
In base alle nuove direttive di liberalizzazione potranno essere esportati in Canada tutti i salumi - tra cui salami, pancette, culatelli e coppe - ottenuti con carni suine italiane e stagionati 90 giorni, che vanno così ad aggiungersi ai prosciutti tipici (Parma e San Daniele) e ai prodotti di salumeria cotti (mortadella e prosciutti cotti) già esportabili da tempo.
Secondo i dati pubblicati da Statistics Canada, nel 2008 il Paese nordamericano ha importato dall’Italia 612 tonnellate di prosciutti crudi per un valore di 4,7 milioni di euro, circa 128mila euro di mortadella, pari a 30 tonnellate, e 192mila euro di prosciutti cotti, pari a 35 tonnellate.
“Si tratta di un risultato molto importante – ha commentato il presidente di Assi.i.ca. Francesco Pizzagalli -. L’ampliamento dell’offerta di salumi realizzata sul mercato canadese, arriva in un momento particolare della nostra economia in cui si avverte la necessità di esportare sempre di più la salumeria italiana nel mondo”.
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