La commissione Europea ha approvato una direttiva riguardo la diffusione di carburanti alternativi. La norma non è rivolta a specifiche categorie di veicoli e individua cinque carburanti: l'elettricità, l'idrogeno, i biocarburanti, il gas naturale sia in forma compressa che liquida, e il GPL.

L’esigenza di avere una normativa di carattere generale era divenuta impellente per ridurre del 60% le emissioni di gas serra entro il 2050 come previsto dal Libro Bianco dei trasporti del 2011 e cercare alternative al combustibile di derivazione pertrolifera nei trasporti.

A limitare la diffusione delle fonti di energia alternative nel settore è principalmente l'assenza d’infrastrutture per il rifornimento o ricarica dei mezzi. Questo problema, grazie all’approvazione della legge, viene eliminato: le disposizioni impongono che ogni paese membro doti il proprio territorio di
un numero adeguato di punti di ricarica, da decidere entro il 2020.

Per quanto riguarda i carburanti invece, non vengono date disposizioni riguardo al numero minimo di punti di rifornimento. E’ indicata però la distanza massima fra questi, in modo tale da poter far fronte alle specifiche esigenze di autonomia dei veicoli.

La direttiva prevede inoltre che vengano fornite ai consumatori informazioni chiare sui carburanti che possono essere utilizzati da un veicolo. Sarà obbligatorio rendere gli utenti in grado di confrontare i prezzi dei carburanti alternativi con quelli dei carburanti convenzionali.


fonte: trasporti-italia.com