Maxisequestro di borse della spesa illegali nel quartiere cinese di Milano, precisamente in Via Niccolini, dove la polizia locale ha ritirato prodotti non normati e dunque non biodegradabili per 1000 tonnellate e 100 milioni di pezzi, per un potenziale che, una volta immesso sul mercato, avrebbe portato a un incasso di ben 15 milioni.

I diretti responsabili sono due cinesi, multati per 50.000 euro e rimandati alle autorità giudiziarie.

A quanto pare le indagini erano partite nei mercati rionali. Tuttavia i fatti suscitano grandi interrogativi, se si pensa a un monitoraggio condotto – in novembre e dicembre - da Legambiente e reso noto in gennaio. Su 37 sacchetti per la spesa ritirati presso diversi punti vendita della grande distribuzione organizzata in sette regioni, 20, pari al 54% del totale, erano risultati non conformi alla legge che ha messo al bando le buste non compostabili.

Sono 5 le regioni dove sono stati prelevati i sacchetti non conformi: Campania (7), Basilicata (6), Puglia (3), Calabria (3) e Lazio (1). Gli shopper ritirati in Lombardia e Veneto sono risultati invece regolari. A livello provinciale la fotografia era questa: Potenza 6 violazioni; Avellino, Bari e Napoli 3; Vibo Valentia 2; Benevento, Catanzaro e Roma 1.