Acquisti eccessivi, prodotti mal conservati o scaduti, nuove referenze comprate ma non gradite e abbandonate in dispensa o nel frigorifero sono le principali cause degli sprechi di generi alimentari da parte delle famiglie italiane.

Sprechi che, seppur in calo rispetto agli anni precedenti, secondo una recente indagine dell’Adoc raggiungono mediamente i 561 euro all’anno, pari al 10% della spesa totale effettuata.

A incidere considerevolmente sugli sprechi sono sempre più i grandi appuntamenti come il Natale (52 euro), il Capodanno (21 euro), la Pasqua (42 euro) e le feste di compleanno e di carnevale (14 euro). Analizzando infatti nel dettaglio il totale degli sprechi su una spesa alimentare a famiglia di 480 euro al mese, lo spreco annuale escluse le feste è di 432 euro. Sommando le feste si arriva invece a 561 euro.

Ma quali sono i generi alimentari che finiscono con maggiore frequenza nel cassonetto dei rifiuti? I prodotti freschi, latte, uova, carne, preparati, mozzarella e yogurt, sono i più sprecati (39%). Seguono pane (19%), frutta e verdura (17%), affettati (10%), prodotti in busta (6%), pasta (4%), scatolame (3%) e surgelati (2%).