Fairtrade: il commercio equosolidale vale 553 milioni di euro
Fairtrade: il commercio equosolidale vale 553 milioni di euro
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di Claudia Scorza
Secondo il nuovo rapporto annuale delle attività di Fairtrade Italia "The future is fair", che riassume l’andamento delle vendite dei prodotti del commercio equo certificato in Italia e l’insieme delle iniziative realizzate nel 2021, lo scorso anno gli italiani hanno speso 553 milioni di euro in prodotti contenenti almeno un ingrediente certificato Fairtrade.
Parallelamente, grazie alle vendite di prodotti in Italia, crescono anche i benefici per le organizzazioni di agricoltori e lavoratori in Asia Africa e America Latina, che hanno ricevuto 3 milioni e 200 mila euro in premio. Insieme al prezzo minimo stabile, il premio costituisce uno dei pilastri del modello Fairtrade e, nel concreto, è una somma extra che le organizzazioni ricevono per realizzare iniziative di interesse collettivo, frutto di una decisione democratica.
La grande distribuzione organizzata resta il principale canale di diffusione dei prodotti certificati Fairtrade. Ad esempio, Coop Italia nel 2021 ha proseguito con l’inserimento di referenze a Marchio Fsi, così come Aldi Italia che, oltre ai prodotti a base di cacao Fsi, ha recentemente introdotto nel proprio assortimento le banane. Lidl Italia, inoltre, ha mantenuto un’ampissima offerta di referenze realizzati con cacao Fsi, mentre In’s Mercato ha esteso la sua gamma di capsule con caffè Fairtrade, triplicando i volumi di vendita.
«Siamo soddisfatti perché anche nel 2021 il mercato Fairtrade in Italia è cresciuto grazie ad un aumento generalizzato dei volumi di sostanzialmente tutte le categorie di prodotto. I nuovi progetti, la solidità delle partnership con le aziende e il crescente interesse dei consumatori ci consentono di guardare con fiducia al futuro nonostante il complesso quadro economico e geopolitico», ha dichiarato Thomas Zulian, direttore commerciale di Fairtrade Italia.
Per quanto riguarda le tipologie di prodotto, le chiusure avvenute lo scorso anno hanno favorito il costante incremento dei consumi domestici di prodotti a base di cacao: i volumi venduti sono stati pari a 8.895 tonnellate (+9%), e il premio generato per gli agricoltori è stati pari a 1.884.398 euro.
Le banane restano il prodotto più venduto per volumi: dopo una flessione nel periodo dell’emergenza Covid-19, dovuto principalmente alla chiusura delle mense scolastiche, con il 2021 le vendite sono tornate a crescere raggiungendo le 14.100 tonnellate. I nuovi criteri minimi ambientali che regolamentano la scelta delle forniture nella ristorazione collettiva del settore pubblico (Cam) stanno contribuendo in maniera significativa. Anche i nuovi inserimenti di prodotto in Gdo lasciano prevedere buone opportunità di crescita.
Per quanto riguarda il caffè, invece, dopo un 2020 molto complesso, le chiusure del primo trimestre del 2021, la diffusione dello smart-working nelle città e il calo nei flussi turistici hanno rappresentato un ostacolo per il settore di consumi fuori casa. Nel complesso, tuttavia, i volumi Fairtrade venduti sono cresciuti del 5% rispetto al 2020 con 843 tonnellate.
In linea con la crescita registrata negli ultimi anni, il dato sullo zucchero si attesta su 5.158 tonnellate (+10%), grazie all’utilizzo dello zucchero come ingrediente all’interno di prodotti confezionati o multi-ingrediente, oppure nei succhi di frutta.
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