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Crescono le vendite dei prodotti che comunicano la sostenibilità in etichetta

Crescono le vendite dei prodotti che comunicano la sostenibilità in etichetta
Crescono le vendite dei prodotti che comunicano la sostenibilità in etichetta

Crescono le vendite dei prodotti che comunicano la sostenibilità in etichetta

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Claudia Scorza

di Claudia Scorza

La sostenibilità si fa strada sulle etichette dei prodotti di largo consumo venduti in supermercati e ipermercati e a misurarne la crescita è l’Osservatorio Immagino di Gs1 Italy, il monitoraggio semestrale che racconta l’evoluzione del carrello della spesa, incrociando le informazioni presenti sulle etichette e sulle confezioni dei prodotti digitalizzate dal servizio Immagino di Gs1 Italy con i dati elaborati da NielsenIQ su venduto nella Gdo, consumo e fruizione dei media.



Dall’ultima edizione di questo studio emerge che il 25,6% dei prodotti a scaffale presenta on-pack uno dei 35 claim sulla sostenibilità rilevati: nel 2021 queste 32.787 referenze (tra food, bevande, cura casa, cura persona e prodotti per animali domestici) hanno realizzato 12,5 miliardi di euro di vendite, in crescita annua di +1,2%.

«La sostenibilità, in tutte le sue tante sfaccettature, si conferma uno dei temi più significativi e pervasivi nel mondo del largo consumo in Italia», spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. «Siamo di fronte a un universo di valori in veloce evoluzione e ampliamento, che coinvolge un numero crescente di prodotti. L’offerta di prodotti con almeno un claim sulla sostenibilità in etichetta è aumentato del 5,3%, mostrando come le aziende siano impegnate su questo fronte e come scelgano di comunicarlo sempre più spesso ai consumatori utilizzando quel potente touchpoint che è la confezione dei prodotti di largo consumo».

Anche in questa edizione, l’Osservatorio Immagino ha suddiviso i 35 claim del mondo della sostenibilità rilevati in quattro cluster tematici: management sostenibile delle risorse, agricoltura e allevamento sostenibili, responsabilità sociale e rispetto degli animali.

Per quanto riguarda il management sostenibile delle risorse, i 15 claim rilevati in quest’area (come “riciclabile”, “meno plastica” e la certificazione Ecolabel) sono stati individuati sull’11,8% dei prodotti. Il loro apporto al sell-out complessivo è del 19,2% e il loro giro d’affari è aumentato di +3,0% rispetto al 2020. A livello di agricoltura e allevamento sostenibili, invece, il 10,5% dei prodotti rilevati presenta in etichetta uno dei nove claim di quest’area (ad esempio, “senza antibiotici” o “filiera”). La quota sulle vendite totali è del 7,8% e la crescita annua del sell-out è stata di +1,1%.

Per quanto concerne la responsabilità sociale, inoltre, le cinque certificazioni di questo paniere (come Fsc, Rainforest Alliance e Fairtrade) accomunano il 6,5% delle referenze, che contribuiscono per il 10,6% alle vendite complessive. Il trend annuo a valore è di +3,5%. Infine, il cluster relativo al rispetto degli animali mostra che il 2,4% dei prodotti presenti in supermercati e ipermercati dichiara esplicitamente sulle confezioni l’impegno a tutela degli animali, utilizzando almeno uno dei sei claim rilevati (come “benessere animale”, “no cruelty” o la certificazione “Friend of the Sea”). Complessivamente il loro apporto al sell-out totale è del 4,4% e la crescita ottenuta in un anno è stata di +1,6%.

Nel corso del 2021 i panieri più dinamici nel mondo della sostenibilità sono stati quello della responsabilità sociale e quello del management sostenibile delle risorse, le cui vendite sono cresciute a un tasso triplo rispetto alla media di quest’universo. Sopra media anche l’andamento annuo del paniere della responsabilità sociale, mentre di poco sotto media è stato il cluster di agricoltura e allevamento sostenibili.

In termini di numero di prodotti a scaffale, l’indicazione “green” più presente in etichetta si conferma Biologico/Eu Organic (10,1% delle referenze), seguita dalla certificazione Fsc (5,2%) e dai claim “sostenibilità” e “riciclabile” (entrambi 2,9%). Il mondo della sostenibilità si conferma molto segmentato e frammentato: 23 dei 35 claim rilevati compaiono su meno dell’1% delle referenze rilevate.

Quanto all’andamento delle vendite, invece, i claim che hanno registrato i maggiori aumenti rispetto al 2020 sono stati le certificazioni Ok-Compost (+35,3%) e Rainforest Alliance (+16,3%) e le indicazioni “Mater-Bi” (+19,4%) e “compostabile” (+16,6%).

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