LC3 Trasporti, il primo vettore logistico italiano a puntare sul trasporto 100% sostenibile, aderisce gli impegni contenuti all’interno del progetto ‘The Climate Pledge’ per l’abbattimento delle emissioni nette di carbonio entro il 2040, di cui Amazon è primo firmatario al mondo.

L’azienda di trasporti con sede a Gubbio, all’avanguardia nell’utilizzo di risorse energetiche sostenibili per movimentare i propri mezzi pesanti per il trasporto merci su gomma, è stata infatti il primo vettore a utilizzare Biometano Gassoso (Bio-Cng) e Biometano Liquefatto (Bio-Lng). Per quanto riguarda i sistemi di refrigerazione dei suoi semirimorchi, invece, LC3 Trasporti sfrutta l'azoto liquido per abbattere del tutto le emissioni di CO2, Nox, polveri sottili e azzerare l’inquinamento acustico. L’azienda è inoltre fautrice della recente messa su strada del primo mezzo di traporto pesante 100% elettrico a emissioni zero.

«Siamo orgogliosi di far parte di questo importante progetto a beneficio dell’ambiente e di poter condividere visione e obiettivi con altre importanti realtà di livello mondiale, nell’interesse di tutta la collettività», commenta Michele Ambrogi, presidente di LC3 Trasporti. «Il nostro piano strategico e i nostri valori a favore della sostenibilità ambientale coincidono da sempre con gli impegni contenuti all’interno del ‘The Climate Pledge’. E siamo certi che quest’assunzione di responsabilità avrà un effetto a catena su tutta la filiera, soprattutto nell’ambito della logistica e del trasporto pesante su gomma che, ad oggi, incide ancora in maniera significativa in emissione di inquinanti nell’atmosfera».

Oltre 200 organizzazioni di tutto il mondo hanno aderito finora al progetto e stanno svolgendo attività ambiziose per ridurre le proprie emissioni di CO2, comprese modifiche a livello operativo. I firmatari del Pledge generano complessivamente un fatturato annuo di oltre 1,8 trilioni di dollari a livello mondiale, e si prevede che riducano collettivamente le proprie emissioni annuali di CO2 di 1,98 miliardi di tonnellate entro il 2040 rispetto ai livelli base del 2020.