Ilip propone nuovi piatti compostabili resistenti a 90° C
Ilip propone nuovi piatti compostabili resistenti a 90° C
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Ilip, azienda leader nella produzione di contenitori plastici termoformati per alimenti e food service, arricchisce la sua linea di stoviglie Bio - interamente compostabili - di nuovi piatti resistenti a temperature fino a 90°.
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La gamma Bio, certificata compostabile secondo la norma EN-13432, si compone di stoviglie monouso (piatti, bicchieri e posate) realizzate in PLA Ingeo, polpa di cellulosa e cartoncino accoppiato con film compostabili, e offre un ampio ventaglio di soluzioni per soddisfare le differenti richieste di mercato in base alle finalità o applicazioni d’uso richieste.
Dopo l’introduzione dei piatti termoresistenti fino a 70°C realizzati in C-PLA (PLA cristallizzato), l’offerta di ILIP si si arricchisce con i piatti ILIP Bio H.P. (High Performance) resistenti fino a 90° C, un’evoluzione che dà risposta alle necessità della ristorazione collettiva. Innovazione realizzata grazie all’impiego sinergico di due polimeri, prodotti rispettivamente dall’azienda americana Natureworks e dall’ Italiana Novamont, i piatti ILIP Bio H.P. per il momento non saranno inseriti nell’assortimento standard dell’azienda, ma saranno prodotti su richiesta specifica da parte dei clienti interessati.
Il nuovo prodotto è frutto della costante attività di ricerca e sviluppo di ILIP, che si pone come obiettivi il mantenimento della leadership di innovazione e di prodotto nei mercati serviti e la fornitura di soluzioni per dare risposta e soddisfare le richieste del mercato.
“Questo importante traguardo è coerente con i 3 punti cardine del concetto di sviluppo sostenibile di ILIP, sintetizzabile in 3 R- commenta Nicola Ballini, Direttore Generale di ILIP - Riduzione dell’uso di materia prima e dello spreco alimentare; Riciclare coerentemente con il nuovo concetto di economia circolare, laddove ILIP è l’unica realtà del settore ad avere integrato verticalmente il riciclo del PET dalle bottiglie post consumo ad un nuovo imballaggio per alimenti; infine Risorse Rinnovabili, cioè utilizzo di “bio-plastiche”, sia polimeri bio-based che anche compostabili dove possibile e vantaggioso in quanto sono presenti appositi impianti di compostaggio”.
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