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Il futuro delle fragole della Val Venosta è green

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redazione

La stagione 2025 si apre in grande stile per le fragole coltivate tra la Val Venosta e la Val Martello, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio. Una produzione in crescita: 900.000 nuove piante pronte a dare i primi frutti e una raccolta anticipata segnano l’inizio di un percorso di eccellenza. Ma non è tutto: Vip, l’Associazione delle cooperative ortofrutticole della Val Venosta, insieme a Meg, la società agricola cooperativa frutticoltori di Martello, sta valutando l’attuazione di ambiziosi progetti a favore della sostenibilità ambientale: dalla sostituzione della torba all’applicazione mirata di prodotti fitosanitari tramite tecnologie moderne, per coniugare tradizione e innovazione in un modello agricolo all’avanguardia. 

Le fragole crescono fino a 1.800 metri di quota, in un ambiente naturale d’eccezione in cui le marcate escursioni termiche favoriscono una maturazione lenta, una colorazione intensa e un profilo aromatico superiore. Grazie a una primavera favorevole, le piante hanno registrato uno sviluppo ottimale e, a partire da metà giugno, è prevista una raccolta compresa tra le 400 e le 450 tonnellate. Il successo di questa campagna è il risultato del lavoro manuale e della lunga tradizione agricola delle 45 piccole aziende familiari che compongono il consorzio, capaci di operare ad alte quote, anche su terreni ripidi, raggiungendo risultati straordinari.

Fragole e piccoli frutti: l’80% del raccolto al mercato nazionale
Contribuiscono all’aumento della produzione, anche le 900.000 nuove piante messe a dimora che daranno quest’anno i primi frutti. Le varietà selezionate – tra cui aprica, falco, murano ed elsanta – sono state scelte per la loro eccellente adattabilità alle condizioni locali e per il riscontro positivo ottenuto negli anni da parte di produttori e clienti. La presenza di varietà sia unifere che rifiorenti consente una produzione continua e scalare, senza interruzioni lungo tutto l’arco della stagione. «Solo il 20% rimane in Alto Adige, l’80% del prodotto viene invece spedito nel nord e centro Italia, suddiviso egualmente tra GDO e mercati tradizionali – afferma Alessio Rizzon, responsabile vendite fragole e piccoli frutti di Vip ­–. Ma non solo fragole: saranno disponibili a partire da inizio luglio piccoli frutti quali lamponi, mirtilli e ribes rosso, con una raccolta stimata di circa 30 tonnellate per lamponi e mirtilli e 10 tonnellate per il ribes rosso.”

Efficienza logistica e sostenibilità al centro
Per sostenere una campagna così ricca e diversificata, Vip ha investito nell’organizzazione della filiera. L’efficienza logistica è stata, infatti, notevolmente potenziata grazie alla nuova sala di confezionamento, inaugurata lo scorso anno. Parallelamente, il futuro della produzione è rivolto a una sostenibilità sempre più ambiziosa: sono attualmente in fase di studio diverse soluzioni innovative, che potrebbero essere adottate nei prossimi anni. «Tra queste, si stanno valutando l’incremento della coltivazione fuori suolo, la sostituzione della torba con substrati alternativi e più sostenibili, oltre all’applicazione mirata di prodotti fitosanitari tramite tecnologie moderne, per una distribuzione più uniforme, senza sovradosaggi e con una minore dispersione nell’ambiente», racconta Philipp Brunner, responsabile stabilimento Meg.

Packaging sostenibile
L’attenzione del consorzio traspare anche nella scelta di packaging sostenibili ad hoc. Il 100% del raccolto viene selezionato in prima categoria (calibro 25 mm e oltre), con confezioni pensate per le diverse esigenze del mercato: dai vassoi da 250 g in plastica riciclata ai flowpack dedicati alla Gdo. L’impegno di Vip nella promozione della sostenibilità non finisce qui. «Stiamo studiando la possibilità di utilizzare in futuro sostanze naturali privi di residui – racconta Rizzon – insieme a semine mirate, alla creazione di nicchie ecologiche e all’impiego di insetti utili per la difesa integrata delle colture. Un insieme di pratiche virtuose che rafforza la nostra visione a lungo termine. Siamo pronti ad affrontare ora una nuova stagione all’insegna di qualità, freschezza e sostenibilità».

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