Il Bilancio di sostenibilità 2023 di Fontanafredda guarda al 2030
Il Bilancio di sostenibilità 2023 di Fontanafredda guarda al 2030
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Negli ultimi anni, soprattutto a partire dalla certificazione di agricoltura biologica ottenuta nel 2018, Fontanafredda è diventata espressione di una sostenibilità innovativa, capace di fare propria l’urgenza di un radicale cambiamento di rotta nel sistema valoriale e produttivo, necessario per la salvaguardia del pianeta.
Alle soglie del nuovo anno, la cantina pubblica il Bilancio di sostenibilità 2023 e fa il punto su un percorso intrapreso con innovazione, costanza e dedizione già negli anni ’90.
La prima e fondamentale novità a emergere dal report è organizzativa: Fontanafredda ha infatti costituito il suo primo Comitato di sostenibilità in dialogo costante con la direzione e mirato a guidarne le scelte strategiche nei prossimi anni, grazie alla collaborazione di un gruppo di lavoro attivo e partecipato. Ciò ha permesso di inquadrare con maggiore consapevolezza le pratiche sostenibili attuali e gli obiettivi per il futuro, oltre a presentare ai clienti, soci, investitori e altri stakeholder esterni e interni una realtà produttiva solida, dallo stile artigianale ma con grandi numeri, (la produzione annua di Barolo di Fontanafredda rappresenta il 6% dell’intera denominazione) che si fa portavoce di una delle sfide cruciali del nostro tempo. La scelta della cantina ha già iniziato a dare i suoi frutti, con 23 fornitori certificati a biologico e 4 in conversione al 2023, una tendenza in crescita rispetto al 2022.
Oltre a ciò, Fontanafredda prosegue con successo nel percorso di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola: il 2023 ha registrato importanti variazioni nell’impronta carbonica (relativa all’immissione in atmosfera di CO2 e altri gas serra) e in quella idrica (relativa al consumo d’acqua, al suo riciclo e al profilo tossicologico). Per quanto riguarda il consumo e l’utilizzo d’acqua, la cantina ha investito in un fitodepuratore in grado di replicare il processo auto depurativo dell’acqua in ambienti umidi, che gli consente di restituire all’ambiente un significativo 81,3% di acqua pulita.
Scelte ecosostenibili anche sui materiali secondo il Conai (Consorzio nazionale imballaggi), che per il secondo anno consecutivo ha assegnato a Fontanafredda il premio Conai per la revisione del packaging dei prodotti vinicoli. Nell’ottica della riduzione degli sprechi di materie prime, oggi la storica cantina ricicla il 100% della carta, del cartone e della plastica utilizzati. Diminuzione dei materiali impiegati e scelta di materie prime certificate, è questo quello che sta facendo Fontanafredda sui suoi packaging.
Gli obiettivi
Entro il 2030 si punta all’applicazione di ulteriori pratiche agricole sulle colline di Serralunga d’Alba, in grado di fronteggiare con efficienza i rapidi cambiamenti climatici, di preservare la biodiversità del territorio e di migliorare la qualità del suolo. In questa direzione, nel 2024 è stato inaugurato il progetto “Bosco Vigna”, che vedrà oltre 170 alberi forestali e da frutto crescere in armonia tra i filari, vicini agli alberi secolari già presenti nel “Bosco dei Pensieri”, 12 ettari di terreno che ospitano una delle ultime foreste delle Langhe.
L’impegno di Fontanafredda si estende allo stesso modo anche all’energia rinnovabile, puntando ad aumentare notevolmente la quota nel mix energetico globale: un percorso che ha già registrato un importante traguardo grazie all’adozione di un cogeneratore, in collaborazione con l’azienda High Power, che permette di ottenere energia elettrica e termica per la produzione di corrente, acqua calda e vapore a partire da un’unica fonte, consentendo un minor utilizzo di energia primaria rispetto alla produzione separata. A ciò si aggiungono i pannelli solari, che nel 2023 hanno prodotto 1903020 KW di energia ecosostenibile.
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