Brimi mette la sostenibilità al centro
Brimi mette la sostenibilità al centro
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di Claudia Scorza
Brimi, cooperativa altoatesina specializzata nella produzione di mozzarella di latte 100% altoatesino, ha fatto della sostenibilità e del rispetto per gli animali i suoi tratti distintivi.
Allevamenti tradizionali con pascoli ad alta quota, produzione di latte fieno biologico Stg, attenzione all’alta qualità delle materie prime sono solo alcune peculiarità della cooperativa. Ne abbiamo parlato con Manuela Raffeiner, direttrice marketing di Brimi.
L’approccio sostenibile è un tratto essenziale della vostra produzione. In cosa consiste il vostro impegno in tale ambito?
Innanzitutto, siamo una cooperativa formata da soci contadini che si dedicano con passione all’allevamento in alta quota, rifornendoci giorno dopo giorno del latte di montagna Alto Adige, la preziosa materia prima con cui produciamo la nostra mozzarella e altri squisiti latticini. Si tratta di un allevamento tradizionale: le stalle hanno una media di 15 capi e le mucche vengono alimentate solo con mangimi naturali, trascorrendo molto tempo sui pascoli d’alta quota.
La commercializzazione di queste specialità serve a garantire la sussistenza e la prosecuzione dell’attività delle famiglie contadine produttrici, i cui masi sono collocati entro un raggio di 30 chilometri dallo stabilimento di raccolta. Infine, il nostro impegno si concretizza anche nelle altre fasi della produzione: dalla ricerca di materiali più sostenibili per i nostri packaging all’energia per il nostro stabilimento, che viene alimentato da fonti rinnovabili altoatesine.
L’anno scorso avete lanciato sul mercato la linea Latte Fieno Bio. Quali sono le peculiarità della gamma?
Il segreto è la materia prima con cui vengono prodotte queste specialità: il nostro latte fieno biologico Stg. La sua produzione avviene secondo la normativa sull’agricoltura biologica, che mira a tutelare al massimo la salute e il benessere degli animali: coltivazione dei campi con la tecnica dei cicli chiusi, che evita l’utilizzo intensivo del terreno e lo mantiene fertile. L'alloggiamento delle mucche è un altro aspetto importante e prevede un numero limitato di capi per stalla, per garantire loro un congruo spazio, il libero accesso a mangime, acqua, aria fresca e luce diurna in ogni momento. Durante l’estate, le mucche devono trascorrere il tempo all’aperto, così da potersi nutrire di erba fresca dei pascoli di montagna. L’alimentazione delle bovine si riflette sulla qualità del latte, che conserva i profumi e i sapori dei pascoli: per questo il nostro latte Fieno Biologico è di altissima qualità. La nuova linea Brimi Bio Latte Fieno comprende le mozzarelle nei due formati bocconcino e mozzarelline, la ricotta e il latte fresco.
I prodotti sono certificati “Specialità Tradizionale Garantita”. Questo rappresenta un’ulteriore garanzia per il consumatore?
Certamente. Si tratta di un riconoscimento dell’Unione Europea introdotto nel 2016, secondo cui la produzione di questo latte deve avvenire nel rispetto del relativo disciplinare e deve essere certificata da un organismo di controllo accreditato. La domanda di certificazione Stg da parte di un produttore comporta quindi l’assunzione di precisi obblighi in termini di metodo di allevamento delle mucche e di sottoporsi a regolari controlli degli enti preposti. Tali controlli non riguardano solo le stalle, ma anche lo stabilimento con tutti gli impianti e le strutture dove il latte viene imbottigliato o trasformato in altri prodotti.
Perché il consumatore dovrebbe scegliere il Latte Fieno e cosa lo distingue dal latte convenzionale?
La produzione di Latte Fieno è la forma più tradizionale di produzione di latte, poiché prevede il rispetto dell’alternarsi delle stagioni. Le mucche da latte da fieno trascorrono l'estate sui pascoli e nei prati alpini, dove possono godere di erbe rigogliose e fiori di campo, oltre che di aria fresca e acqua limpida. La ricchezza di piante è determinante per la qualità e il gusto unici del Latte Fieno: quasi 1.000 tra erbe e piante aromatiche crescono nei prati, nei pascoli e nelle malghe dell'Alto Adige. In inverno, invece, viene offerto alle mucche un mangime di altissima qualità: fieno essiccato al sole e, come supplemento, farina di cereali ricca di minerali.
I foraggi fermentati (i cosiddetti insilati), come il mais fermentato, invece, non possono essere utilizzati. I metodi di coltivazione particolarmente delicati ed estensivi dei produttori di latte di fieno hanno anche un effetto positivo sulla natura e contribuiscono in modo decisivo alla tutela dell'ambiente e alla conservazione della biodiversità. All’assaggio, il latte fieno ha un gusto pieno e genuino, che riporta la mente ai pascoli di montagna. Scegliere questo alimento significa dunque contribuire al sostentamento di un’agricoltura che fa della sostenibilità e del rispetto per gli animali i propri tratti distintivi.
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