Brazzale rivoluziona i pascoli in Brasile con un progetto green
Brazzale rivoluziona i pascoli in Brasile con un progetto green
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Grazie a innovative tecniche colturali, frutto di un decennio di sviluppo e ricerca condotti dallo staff italiano guidato da Vittorio Maronese e Piercristiano Brazzale, il gruppo ha realizzato in Brasile, a Bandeirantes nella regione del Mato Grosso do Sul, un rivoluzionario allevamento bovino da carne detto “Silvi Pastoril”, o pascolo riforestato.
Il nuovo modello rappresenta l’evoluzione più aggiornata dei sistemi di allevamento al pascolo, e raggiunge i più elevati standard di benessere animale e resa produttiva, ricostruendo un equilibrio ecologico simile a quello naturale.
Il bestiame vive pascolando tra gli alberi in una condizione simile a quella naturale allo stato brado. Grazie alla sinergia virtuosa tra piantagione di alberi di Eucalyptus e pascolo, il nuovo sistema permette di ottenere una produzione di carne doppia, e un abbattimento del carbonio pari a dieci volte rispetto ai sistemi di pascolamento praticati oggi. I risultati sono stati monitorati da uno staff di specialisti dell’università “Anhanguera-UNIDERP” di Campo Grande (MS), che ha analizzato ogni elemento rilevante del progetto: analisi del suolo, analisi del carbonio e della sostanza organica, parametri zootecnici, benessere animale, accrescimento degli alberi.
L’innovazione messa a punto dal gruppo Brazzale apre prospettive di grande interesse per tutte le regioni, come il Mato Grosso do Sul, vocate alla produzione di carne bovina, in quanto permetterebbe di incrementare la produzione riducendo drasticamente l’impatto ambientale e liberando grandi quantità di terreni oggi utilizzati in modo inefficiente. Inoltre, lo straordinario risultato in termini di benessere animale e impatto ecologico, rappresenta una convincente e inattesa risposta alle crescenti riserve od ostilità del consumatore mondiale nei confronti del consumo di carne per ragioni etiche ed ecologiche.
"È un risultato fantastico che riconcilia ambiente, etica e produzione – commenta Roberto Brazzale, presidente del Gruppo Brazzale – Con il pascolo riforestato con 300 alberi per capo otteniamo una riduzione di dieci volte dell'impatto ambientale raddoppiando la produzione di carne, e riportiamo il bestiame a condizioni di assoluto benessere, perché vive come in natura allo stato brado. La riforestazione genera grandi quantità di legna impiegata come energia termica rinnovabile e prezioso materiale da costruzione. E' la riprova che solo l'innovazione, l'apertura dei mercati e lo sviluppo dei processi produttivi potranno nutrire il mondo in modo etico, efficiente e sostenibile. Siamo felici di concorrere a offrire delle prospettive entusiasmanti a tutto il settore."
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