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Shopping center: rinnovamento al centro

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Fabio Massi

Shopping center: pesano di più i progetti, o il rinnovo del parco esistente? Alla storica domanda ha dato importanti contributi il convegno annuale ‘Deep renovation’ promosso dal Consiglio nazionale dei centri commerciali.

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Secondo Paolo Facchini, presidente della Commissione consultiva architettura, tecnica e sostenibilità di Cncc, nonché presidente e partner di Lombardini 22, il discorso è molto articolato: “Bisogna oggi affrontare molteplici aspetti riguardanti non solo la qualità progettuale, ma anche la gestione e sostenibilità dei grandi complessi distributivi, i quali rivestono un ruolo crescente di motore economico per il proprietario. Shopping center e retail park sono una fonte preziosa di ricadute positive sul tessuto economico-sociale delle aree in cui vengono realizzati. Anche quest’anno abbiamo constatato che la qualità dei nostri centri commerciali è in continua ascesa, inglobando indicazioni e spunti provenienti da virtuose esperienze estere. Si nota che i concetti di sostenibilità stanno sempre più penetrando il settore, anche se restano importanti spazi di sviluppo e miglioramento”.

Filippo Maffioli, presidente della Commissione consultiva factory outlet di Cncc e amministratore delegato di Promos, osserva che nel canale italiano dei Foc l’intrattenimento e l’alimentare sono diventati i nuovi poli attrattivi: “Arricchiscono la shopping experience e contribuiscono ad aumentare i tempi di permanenza del cliente grazie a strutture non più solo orientate alla moda. Anche l’architettura cambia, a favore di complessi parzialmente coperti, dal design moderno e coerente con il tessuto urbano. I negozi, da semplici spacci, si trasformano in boutique, luoghi dove è fondamentale la customer experience e dove il reale deve necessariamente integrarsi con il digitale”.

Interessante il contributo di Luc Lescault, marketing & communication director di Falcon Malls, approdata sul nostro mercato con 3 grandi progetti: Cascina Merlata e Concordia Sesto, vicino a Milano, e Palazzo del Lavoro di Torino.

Secondo Lescault il mercato locale è ancora caratterizzato da strutture obsolete. “Il 75% dell’attuale stock – ha detto il manager - è stato costruito prima del 2007. Esistono perciò ampi spazi di crescita per ampliamenti, refurbishment e nuovi progetti. Con 3 sviluppi di aree attualmente in disuso, Falcon Malls vuole porsi come un protagonista, grazie a un’esperienza sviluppata da oltre vent’anni nei mercati del Middle East. Quest’area geografica è da molto tempo un incubatore di nuovi format per gli shopping mall, e alligna concept che vengono realizzati sempre in tempi brevi. Per questo gli sviluppatori europei e nord americani guardano ai nostri modelli per dare impulso a mercati maturi”.

A tirare le fila del dibattito è Massimo Moretti, presidente di Cncc: “Il nostro settore continua a perseguire l'innovazione anche in questo ambito. I centri commerciali realizzati negli ultimi anni entrano spesso nei libri di architettura e si distinguono per qualità ed eccellenza nell'ambito della sostenibilità, diventando punti di riferimento per l'intero settore del real estate. La qualità dei centri commerciali è ormai un concetto imprescindibile”.

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