Aggiornato a
Iscriviti alla nostra newsletter

Linkontro 2016: quali percorsi per i nuovi consumatori?

Linkontro 2016: quali percorsi per i nuovi consumatori?
Linkontro 2016: quali percorsi per i nuovi consumatori?

Linkontro 2016: quali percorsi per i nuovi consumatori?

Information
Redazione

La fiducia degli italiani si mantiene in territorio positivo, proseguendo il trend di incremento e ritornando su livelli intorno ai 60 punti.

Rispetto al contesto europeo però, che fa registrare un dato medio di 81 punti, ci sono ancora ampi margini di miglioramento. È questo il primo dato emerso dallo studio condotto da Nielsen e presentato, a Santa Margherita di Pula (CA), in apertura de Linkontro, l’annuale appuntamento dedicato alla business community dei consumi.

Un ulteriore segnale favorevole è la percentuale di quanti dichiarano che il presente è il momento giusto per fare nuovi acquisti: sono il 20%, con un incremento di 3 punti rispetto al primo trimestre 2015 e di 2 punti, se raffrontato con la quota del periodo ottobre-dicembre dello scorso anno. Emerge dunque un maggiore orientamento alla spesa, nonostante resti elevata la propensione al risparmio degli italiani.

In merito ai fatturati della distribuzione, se il 2015 si è chiuso con uno spunto lievemente positivo (+0,1%) sull’anno precedente, nel periodo gennaio–aprile 2016 il dato è negativo (-1,1%). Una flessione che, secondo Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, va presa nella debita considerazione dalle autorità, chiamate a ridurre la pressione fiscale, specialmente sulle classi medie e basse e al Sud, per rimettere in moto un meccanismo di riscoperta della felicità.

Dal canto suo Grégoire Kaufman, direttore commerciale di Carrefour Italia, ha sottolineato che l’innovazione, sulla quale il colosso francese continua a investire, è il miglior modo per infondere uno stato d’animo tale da stimolare gli interessi e dunque gli acquisti.

Torniamo ai dati. L’analisi dei consumi delle famiglie conferma forti differenze sia a livello geografico, sia sociale. Il segmento a basso reddito ha tagliato le spese del 9,1% mentre gli strati a reddito medio e alto le hanno incrementate rispettivamente del 2,2 e del 3,5 per cento. Al Sud la variazione è stata del – 1,9.

“All’interno del quadro attuale, si impone la necessità di andare in profondità sulle abitudini del consumatore – commenta Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia -. In questa prospettiva risalta un fattore che può costituire la sfida cui si è chiamati a rispondere per dare vita a un circolo virtuoso nel largo consumo: il cambiamento delle abitudini d’acquisto dei giovani, perché è da loro che si possono desumere le linee di sviluppo future. Naturalmente è indispensabile un approccio al cliente integrato, che superi la divisione tra fisico e virtuale, ancora spesso considerati due canali a sé stanti”.

Nielsen ha messo in risalto le opportunità che gli operatori possono cogliere. L’attenzione viene posta, intanto, sul trend delle marche del distributore di fascia alta. Le vendite a valore dei prodotti premium MDD hanno messo a segno una variazione positiva del 16%, quelle dei green MDD del 10%, mentre i primi prezzi hanno registrato un vistoso calo, del 21 per cento.

Dall’analisi è emerso l’identikit del prodotto vincente. Innanzitutto i consumatori richiedono offerte che facciano risparmiare tempo, che siano costituite da alimenti naturali, salutistici e gustosi, con meno calorie e grassi. Questo identikit trova conferma nei trend rilevati: prodotti per uno stile di vita sano (gluten free +29,3%, alta digeribilità/no lattosio +4,9, cibi e latte di soia +15,7, gallette +21,9, integrali +13,7); prodotti che facilitano la vita (salumi affettati +8,9%, piatti pronti freschi +31,2, spuntini/tramezzini +35,2); prodotti naturali (la frutta fresca è salita dell’8,6, quella secca del 12,3, cereali/legumi secchi del 9). Esempi significativi sono quelli del salmone (+12,2%), delle zuppe pronte fresche (+ 1,7) e in generale di tutto il biologico (+20,3).

Dalla ricerca si ricava, infine, il ritratto del negozio ideale: innanzitutto il punto vendita deve garantire un’adeguata shopping experience, ossia un’esperienza di valore. La comunicazione, inoltre, costituisce un fattore decisivo: occorre fornire al cliente, fisicamente e virtualmente, in forma integrata, le notizie utili per scegliere nel modo corretto. Come ultimo requisito, poiché non è più possibile distinguere in compartimenti stagni le dimensioni del fisico e dell’online, occorre che lo store sia sempre più connesso, così da rendersi presente al consumatore secondo la forma a lui più accessibile, accompagnandolo in tutte le fasi di acquisto.








       
       

Logo Ristorazione Moderna

Accedi alla nostra chat bot Ai per cercare risposte alle tue domande
NON HAI TROVATO QUELLO CHE STAVI CERCANDO?
PROVA QUI:
CERCA NEL SITO PROVA LA NOSTRA AI