Sana 2017: il non alimentare come nuovo orizzonte biologico
Sana 2017: il non alimentare come nuovo orizzonte biologico
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Da venerdì 8 a lunedì 11 settembre torna, a Bologna Fiere, Sana, la rassegna di riferimento per il mondo del biologico e del naturale.
Tante le novità: dal più ampio layout alla riorganizzazione degli spazi per dare risalto al mondo del non food, come sta accadendo nei nuovi punti di vendita della Gdo. Basta citare il primo ‘Attrazione 2.0’ di Carrefour, aperto a Pomezia lo scorso 5 luglio - che comprende, oltre al food, anche ottica, abbigliamento, profumeria, cosmesi e cura corpo – e il secondo supermercato ‘Il Viaggiator Goloso’ di Basiglio (Milano). Inaugurato il 30 agosto integra l’alimentare di fascia alta con una buona offerta di drug.
Così, all’interno di Sana 2017, i padiglioni 25 e 26, riservati all'alimentazione, saranno affiancati dai padiglioni 21 e 22, che ospiteranno il settore della cura del corpo naturale e bio. Il padiglione 16, con ingresso dedicato, sarà destinato al green lifestyle, con l'introduzione di specifiche sotto-categorie: ‘home&office’, con soluzioni per la casa e l'ambiente di lavoro, ‘mom&kids’ con prodotti ecologici e naturali per la crescita, il gioco, la cura e l'abbigliamento di neonati, bambini e mamme, ‘mobility’, con veicoli ibridi, elettrici e novità sulla mobilità sostenibile, ‘clothing&textiles’, con abiti, calzature e accessori eco-friendly e poi ‘pet&garden’ (cura animali e giardini), ‘hobby&sport’ (tempo libero, sport e passatempi), ‘travel&wellness’ con offerte di viaggio, soggiorno e trattamenti per il benessere psicofisico all'insegna della naturalità.
Da ricordare che la precedente edizione 2016 di Sana ha registrato 47.221 visitatori, 833 aziende, 50.000 mq espositivi, più di 60 tra eventi e workshop, con 4.800 partecipanti, e 2.300 incontri con buyer provenienti da 27 Paesi.
Nell’edizione 2017 troverà posto, sempre al padiglione 16, il VeganFest, l'iniziativa più importante a livello nazionale sul mondo vegan, organizzata in collaborazione con Veganok.
Tornerà il fuori salone, Sana City, con 10 giorni di appuntamenti "green", organizzati in collaborazione con Eco-Bio Confesercenti, e le altre iniziative in città, promosse con Confcommercio-Ascom Bologna.
Appuntamento classico, l’8 settembre, per operatori, giornalisti e studiosi, è quello con la nuova edizione dell’Osservatorio Sana, curato da Nomisma e promosso da BolognaFiere, con il patrocinio di FederBio e Assobio. “Tutti i numeri del bio italiano" – questo il titolo della ricerca – offrirà, quest’anno, un approfondimento sui nuovi trend nel mercato italiano e sui prodotti dedicati a vegetariani e vegani.
Dai primi dati emerge che l'intero sistema dell'alimentare biologico è in robusta crescita; le stime inerenti alle vendite 2016 nel canale specializzato segnano un +3,5%, mentre nella Gdo l'aggiornamento Nielsen evidenzia un +16%, nell'anno terminante a giugno 2017, e una quota dell'organic che supera il 3% del totale alimentare (5 volte in più rispetto al 2000). È contemporaneamente sempre più ampio il numero di famiglie consumatrici, cresciute di 1,2 milioni solo nel 2016.
Nel non food l'indagine congiunturale di Cosmetica Italia, basata sulle stime 2017, rivela che il fatturato dei cosmetici green si attesta ormai sui 950 milioni di euro, arrivando a coprire circa il 9% dell'intero settore. Sono i nuovi bisogni del consumatore - sempre più orientati a benessere, salubrità e attenzione per l'ambiente - a favorire il comparto biologico e naturale tout court.
Altri dati rivelatori emergono dalle elaborazioni effettuate da Sinab (Sistema d'informazione nazionale sull'agricoltura biologica) per il Mipaaf, riguardanti le superfici coltivate e il numero di operatori. Nel 2016 gli ettari a biologico hanno raggiunto quota 1.795.650, rispetto agli 1,5 milioni del 2015, con un’incidenza prossima al 14 per cento.
Se nel 2015 il biologico copriva un’area agricola grande quanto quelle di Toscana, Marche e Umbria messe insieme (il 12% dell’intera agricoltura italiana), nel 2016 ha abbandonato l’uso di pesticidi chimici di sintesi una superficie pari a quelle di Liguria e Molise. Cresce anche il numero degli operatori bio, che si attestano a 72.154 unità.
I dati diffusi dal Mipaaf evidenziano che, tra le colture bio che hanno registrato maggiore incremento, ci sono gli ortaggi (+48,9%), i cereali (+32,6%), la vite (+23,8%) e gli ulivi (+23,7%).
Sicilia, Puglia e Calabria sono le tre regioni con la maggiore estensione di superfici biologiche, rispettivamente con 363.639 ettari, 255.831 e 204.428.
Oltre alle cifre da record, al Sana si parlerà sicuramente della nuova legislazione del settore, ora all’esame del Senato. La norma, approvata dalla Camera dei deputati il 2 maggio 2017, porta il titolo di ‘Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico’. Tocca vari aspetti: gli organismi e i sistemi di controllo, la futura organizzazione dei distretti bio, gli strumenti finanziari per lo sviluppo, la ricerca e l’incentivo dei metodi agricoli senza pesticidi. L’orientamento del legislatore e del Governo è di favorire la produzione e il consumo, anche nella ristorazione collettiva (mense scolastiche e di altro tipo), di prodotti green attraverso un’opportuna riorganizzazione della filiera.
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