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Cura casa e persona: la Gdo è leader, ma gli specialisti corrono

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Redazione

Prosegue l’andamento favorevole degli specialisti drug, le catene focalizzate su cura casa e persona: anche se è stata raggiunta, in parecchi segmenti, la maturità del mercato, le insegne mantengono una forte politica di sviluppo rete e richiamano clienti dagli altri canali.

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Lo dimostrano i dati Nielsen per Federchimica Assocasa e il preconsuntivo 2017 diffuso da Cosmetica Italia in occasione di Cosmoprof, la fiera leader di settore che chiude i battenti a Bologna oggi, domenica 18 marzo.

Secondo il 23° ‘Osservatorio del mercato detergenti e prodotti casa’, nonostante un trend di mercato stabile (-0,2% di vendite), crescono in modo vivace i drug specialist (+5,9%), i discount fanno un piccolo in avanti (+0,3%), mentre ripiegano i super (-0,2%) e gli iper (-1,7%).

La pressione promozionale da parte della Dmo ha effetti scarsamente significativi, anche se, variazioni a parte, la quota dei mass merchandiser è comunque schiacciante, visto che il reparto detergenza e pulizia è ancora uno dei grandi protagonisti della spesa.

Sommando i diversi format, dai liberi servizi fino agli iper, la Gdo ha l’82,3% di quota su un mercato totale di 3,5 miliardi di euro. Il dettaglio tradizionale è marginalizzato (3,8%) mentre il canale specializzato ottiene un 13,9 per cento.

Anche nel cura casa si delineano nuovi trend, come spiega Giorgio Dal Prato, presidente di Assocasa: “Si evidenzia un ritrovato interesse per i prodotti premium e, in generale, l'attenzione dei consumatori verso il benessere inizia a farsi strada non solo nel food, ma anche nella detergenza". L’innovazione rimane importante e nell’ultimo anno, secondo l’Osservatorio, sono entrati 2.597 nuovi item.

Nel beauty la situazione distributiva ha diverse analogie. Il comparto però, secondo ‘I numeri della cosmetica’ (di Cosmetica Italia), segue trend più dinamici, con un consumo interno che si approssima ai 10,1 miliardi, in crescita dell’1,7 per cento.

“I dati di chiusura anno – sottolinea la ricerca - registrano una costante salita che, dalla crisi del 2008, non segna andamenti altalenanti, con ritmi medi sempre superiori rispetto al mondo del largo consumo. Vengono così scavalcate le cifre pre-crisi, confermando la fisiologica anticiclicità del comparto e la sua indifferenza alle congiunture negative”.

Anche qui la Gdo è leader e copre più del 41% della domanda, con una crescita dell’1,5%, e un valore che si approssima ai 4,2 miliardi di euro. “La profonda trasformazione, dovuta all’adeguamento alle nuove opzioni di acquisto digitali origina, nelle diverse tipologie di superficie e distribuzione, andamenti significativamente disomogenei – scrive Cosmetica Italia -. È sempre più evidente la forbice tra le vendite negli iper e supermercati tradizionali, calate di oltre 1 punto percentuale, e quelle degli specializzati, definiti anche ‘casa-toilette’ (o drug) che hanno registrato incrementi superiori al 6 per cento”.

Al contrario ripiega la profumeria, con un valore delle vendite in negativo di mezzo punto, fino a 2.008 milioni di euro, pari a una quota del 19,9 per cento. Soprattutto prosegue la crisi dei punti vendita indipendenti, accentuando la dicotomia fra le profumerie tradizionali e di vicinato, e le catene organizzate, capaci di evidenziare i concetti di nicchia e di esclusività, ma anche di aggiungere alla propria offerta molti servizi, come trucco, lettini solari, acconciature, trasformandosi in vere beauty longue.

In positivo la farmacia, terzo canale, con un totale vendite di cosmetici di 1,9 miliardi euro (18,5% di quota). L’evoluzione positiva è sostenuta dalla fiducia che i consumatori riconoscono a questa tipologia, nonché ai suoi livelli di specializzazione e servizio.

L’erboristeria tiene il ritmo, con vendite di 440 milioni di euro, mentre riprendono da tempo, grazie all’aumento della frequentazione, gli acquisti nel canale professionale, formato dagli istituti di bellezza (236 milioni, +2,4) e dai saloni di acconciatura (580 milioni, +2).

Particolarmente interessante il dato delle vendite dirette, sia a domicilio che a distanza: coprono l’8% dei consumi cosmetici, segnano trend superiori agli altri canali soprattutto grazie all’online. La crescita è del 9%, e il venduto supera 810 milioni di euro.

Da sottolineare infine che, anche nel mondo della cosmesi, sempre più consumatori esprimono interesse verso il mondo dei cosmetici di derivazione naturale. Cosmetica Italia stima che il valore degli acquisti ‘green’ abbia già superato 1,1 miliardi di euro.

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