Dopo molta attesa e altrettanti annunci, e dopo ricerche di lavoro mirate ad assumere giovani designer e stilisti, sono arrivati finalmente – molto in sordina - i marchi privati di abbigliamento a marchio Amazon. Più che di veri MDD si tratta, propriamente, di produzioni esclusive realizzate per conto del big del commercio elettronico da alcuni marchi già presenti nel pronto moda.

Le etichette, in tutto 7, in vendita da un po' di tempo, comprendono, come riporta il periodico francese LSA, Franklin & Freeman, Franklin Tailored, James & Erin, Lark & Ro, North Eleven, Scout + Ro e Society New York. L’offerta è al momento disponibile solo negli Usa e comprende ben 1.800 articoli destinati a uomini, donne e bambini. Il range di prezzo è davvero interessante: si va dai 60 dollari per un vestito per signora, ai 30-40 di un golf, a una media di 60-70 per i mocassini da uomo Franklin e Freeman.

Amazon non si era ancora spinta tanto oltre nel settore, limitandosi all’offerta di prodotti branded sia sulla propria piattaforma che sul più esclusivo spin off Amazon Buyvip, che è però una sorta di club che procede per eventi, ossia particolari offerte speciali a elevata periodicità di rinnovo su alcuni marchi ben conosciuti al grande pubblico.

E l’Italia? Probabilmente il fatto che si tratti della culla della moda non frenerà minimamente anche questa ulteriore estensione di gamma. La filiale locale, guidata dal country manager François Nuyts, è entrata in breve tempo nel segmento del grocery alimentare e, il 16 febbraio, nell’ortofrutta fresca, tramite il servizio Prime Now. Per il tessile probabilmente è solo una questione…di marketing.

Come osserva ancora LSA, Amazon non ha infatti un’immagine ancora ben definita nel pronto moda, tanto che ha rinunciato, per il momento, a mettere il proprio nome sull’abbigliamento, cosa che invece fa tranquillamente in altri settori, specialmente nei i piccoli accessori per elettronica: dalle batterie, ai cavi, ai tappetini per il mouse. Ma la private label non è affatto accantonata. Secondo alcuni osservatori il colosso di Seattle starebbe al contrario lavorando alacremente al progetto e non mancherebbe molto a uno dei lanci più attesi della sua storia recente.