I retailer non hanno paura dell'effetto e-commerce
I retailer non hanno paura dell'effetto e-commerce
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La maggior parte dei retailer è pronta a continuare a investire nel network fisico, in particolare in Europa.
Il 70% delle insegne che indica di voler rafforzare la rete in Italia, aprirà da 1 a 5 negozi nel 2016; la nostra Penisola è al nono posto in Europa come mercato più attrattivo e la maggior parte degli intervistati che puntano sullo sviluppo è straniera (Germania, Inghilterra e Stati Uniti).
A dirlo è Cbre nella ricerca “How Active Are Retailers Globally?” - che esamina le strategie di espansione globale di oltre 150 grandi brand internazionali con sede in America, in Asia Pacifico e in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea). L’83% dei marchi considerati afferma che i piani di espansione dei negozi non verranno rallentati dalla crescita dell’e-commerce. Solo il 22% considera la vendita on-line una forma davvero agguerrita di concorrenza.
L’approccio rimane comunque improntato alla cautela e solo il 17% dei soggetti aprirà più di 40 negozi nel corso di quest’anno. In generale, il 67% ha espresso l’intenzione di inaugurare non più di 20 punti di vendita. La maggiore incertezza sulla ripresa economica in alcuni mercati, emergenti e consolidati, rimane uno degli elementi che preoccupano di più gli operatori.
In generale l’Italia, con l’11% dei retailer internazionali interessati ad espandere il proprio network nel nostro mercato, risulta, come detto, la nona destinazione preferita in Europa (sedicesima nel mondo) dietro a Germania (35%), Francia (33%), Regno Unito (29%), Olanda (22%), Spagna (21%), Belgio (16%), Austria (15%) e Polonia (12%).
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